doc [Campagna d20 Modern 2007] Sessione 2
_ scritto il 24.09.2007 alle ore 21:00 _ 3324 letture
Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.


Dal diario di Pat Simmons

Usciamo dalla casa di Miller riscavalcando il muretto sul retro e ci appostiamo in macchina per tenere d'occhio i movimenti del tizio di guardia alla casa; vogliamo scoprire se si tratta di un poliziotto.Il tizio sembra sveglio in questo momento. Ci dividiamo i turni di guardia. Noi siamo appostati in un vialetto laterale. Durante il mio turno vedo accendersi i fari della macchina. Chiamo gli altri e ci mettiamo in allerta. La macchina del tipo si muove lentamente e si sposta dalla strada su un vialetto laterale. Dopo circa 20 minuti inizia a muoversi lentamente. Ci passa davanti piano e poi si comincia ad allontanare. Aspettiamo che si allontani di 100 metri e poi gli andiamo dietro a fari spenti. Continuiamo a seguirlo su questa strada di campagna ed io guido sempre a fari spenti. Dopo un po' il tipo fa inversione in mezzo alla strada e comincia a venirci incontro. A questo punto accendo i fari e gli segnalo di spostarsi. Lui però continua a venire verso di noi restando in mezzo alla strada. Per evitare la collisione rallento e mi fermo vicino a lui con l'intenzione di chiedergli spiegazioni. Il tizio scende e mi mostra il tesserino da poliziotto. Sembra essere della polizia. Poi mi chiede i documenti e va a chiamare la centrale per il controllo. Torna e mi dice di seguirlo al commissariato. Provo a protestare appellandomi ai miei diritti, ma niente. Mi convinco che è meglio seguirlo e che poi spiegherò tutto al commissario. Quindi scendo e salgo in macchina con il tipo. I miei compagni sembrano non interessarlo. Il tizio inizia a muoversi riprendendo la strada di campagna. I miei compagni ci seguono con la nostra macchina. Improvvisamente però un'altra mercedes come quella del tipo ci supera in direzione opposta e si mette di traverso sulla strada bloccando il passo ai miei amici. Io intanto sono costretto dal tipo ad ammanettarmi (mi punta la pistola). Mi sembra troppo aggressivo questo poliziotto e sono fermamente deciso a denunciarlo ai suoi superiori. I tipi che hanno fermato i miei compagni scendono dalla macchina gli chiedono i documenti e ammanettano Korben. A questo punto scatta la rissa. Korben comprende che sono falsi poliziotti. La lotta volge a nostro favore e ben presto i due sono resi innocui. Quello superstite viene legato e caricato in macchina da Mike. Dopo aver preso i falsi distintivi ripartono al mio inseguimento. Io intanto sono ancora in macchina con il tizio, quando all'improvviso una pallottola buca il parabrezza e lo centra in piena fronte. La macchina sbanda ed arresta la propria corsa di traverso sulla strada. Meno male che non mi sono ammazzato. Scendo al volo e mi nascondo dietro la macchina. Chiamo al telefono Korben che intanto insieme agli altri mi ha raggiunto. Scendono dalla macchina e si avvicinano. All'improvviso la macchina dove erano loro esplode. Osservando la scena dell'esplosione sembra che la bomba fosse addosso all'agressore. Svelti saliamo sulla mercedes del mio rapitore e dopo averlo buttato fuori ci dirigiamo in città. Poco dopo avvertiamo un'altra esplosione. Le cose si complicano. Chi erano quei tizi? Perché mi cercavano? E chi li ha fatti fuori? Tutte domande alle quali per il momento non sappiamo rispondere. Arrivati in albergo telefoniamo al nostro contatto Ryan e lo convinciamo ad incontrarci nel posto in cui è avvenuta l'aggressione. Non ci sono segni se non la macchina esplosa. Ryan non vuole più trattare con noi perché Mike parla tanto ma non gli sgancia i soldi che lui vuole. Allora lo convinco io dandogli 1000 euro subito ed un assegno da 5000 come garanzia per altri 1000. Ryan ci dice che quei distintivi sono chiaramente falsi, ma di quello che è successo stanotte non sa nulla, ne chi possono essere i tizi. Gli diamo le targhe di quelle macchine. Tra due giorni ci farà sapere qualcosa. Torniamo in città. Io vado in banca e Mike a fare shopping. Korben dopo essere passato in un internet point si reca alla sede di un giornale locale dove parla con un giovane giornalista nella speranza di scoprire qualcosa sulla corruzione della polizia locale. Il ragazzo non sa nulla ma gli fa il nome di un giornalista famolo per gli scoop scottanti.




Dal diario di Korben

Usciamo dalla villetta di Miller, scavalcando il muretto da cui eravamo entrati, e ci avviamo alla macchina. Rush controlla velocemente la mercedes, l'uomo sembra sveglio.
Mettiamo l'auto in un vicolo, e facciamo dei turni di guardia.
Durante il turno di Rush un'auto ci passa davanti.
Durante il turno di Simons la mercedes accende gli abbaglianti, si sposta e punta i fari sulla villetta. Dopo una ventina di minuti l'auto si muove nella nostra direzione. Rallenta un po', appena arriva in prossimità della nostra macchina, dopodiché prosegue. Partiamo a fari spenti per seguirla, alla prima curva accendiamo i fari.
La mercedes fa inversione bruscamente e procede in mezzo alla strada, finché non ci arriva di fronte. Scende un uomo in giacca e cravatta, che si avvicina al finestrino del guidatore (Simons) mostrando un distintivo. Chiede i documenti, e dice a Simons che deve seguirlo in centrale per accertamenti, cincischiando qualcosa circa l'intrusione in casa di Miller. Dice anche che noi siamo liberi di andare. Simons suo malgrado entra nella mercedes, io mi metto alla guida e lo seguo.
Dopo qualche chilometro un'altra mercedes arriva in direzione opposta e con un testacoda si mette tra le due auto, bloccandoci la strada. La mercedes con Simons accelera.
Dalla seconda mercedes scendono due uomini, vestiti più o meno come l'altro, che ci intimano di scendere e cercano di perquisirci. Mi oppongo, e vengo ammanettato e spinto a terra. Anche gli altri vengono costretti a buttarsi a terra. Rush reagisce ed entra in colluttazione con uno dei due, mentre io cerco di prendere la mia pistola. Anche Waldemar attacca, e viene colpito dall'altro che spara un colpo.
Rush riesce a tenere bloccato il suo uomo, io sparo al secondo, che ha un giubbetto antiproiettili, ma Waldemar con un calcio volante lo mette fuori combattimento.
Rush si fa scappare la presa, e il tizio entra nella mercedes. Sparo a una gomma e dopo una colluttazione riusciamo ad accoppare anche il secondo, quindi velocemente carichiamo nella nostra macchina il corpo del primo, e a tutta manetta Waldemar si getta all'inseguimento di Simons.
Qualche minuto dopo vediamo la mercedes ferma, in testa coda, e contemporaneamente ricevo la chiamata di Simons che si è buttato fuori e ci aspetta sul ciglio della strada. Lo trovo in manette, mi assicuro che stia bene. Simons mi dice che qualcuno ha sparato alla mercedes e ha colpito in fronte il "rapitore", che è morto sul colpo. Ci affrettiamo a tornare alla macchina per andarcene, quando questa esplode violentemente e ricade a terra in rottami.
Il finto poliziotto che avevamo portato con noi, e che era l'unico rimasto in auto, è stato sbalzato diversi metri lontano: non è difficile capire che la detonazione è scattata nella sua testa!
Prendiamo la mercedes con il buco sul parabrezza e torniamo in albergo, lasciando l'auto a debita distanza.
Dormiamo cinque ore, e Rush chiama Ryan, a cui deve promettere una ricompensa per avere un altro appuntamento. Quindi Rush noleggia un fuoristrada, e dopo mezz'ora siamo sul luogo dell'appuntamento: la stradina di campagna della notte prima, vicino casa di Miller.
Qui Rush non riesce a contrattare con Ryan, che fa per andarsene.
Interviene Simons, che mette mano al portafogli e paga quello che Ryan chiede.
Ryan non sa niente dei fatti della notte, qualcuno ha provveduto a pulire tutto, tranne il rottame della nostra macchina. Inoltre, Ryan ci dice chiaramente che la polizia non ritiene fondamentale questo caso, e probabilmente lo ha già archiviato. Ordini dall'alto. Infatti non sono emersi altri indizi o ipotesi. Ci conferma che non era la polizia a piantonare casa di Miller.
Chiediamo a Ryan un altro appuntamento, perché indaghi sui nomi scritti sui distintivi dei finti poliziotti e sulle targhe delle due mercedes.
Ci salutiamo, Rush farà degli acquisti, visto che diversi nostri oggetti - incluso l'hd preso dal computer di Miller - sono saltati insieme alla macchina, io vado in un internet point a fare ricerche su Tricker, senza ottenere niente di più di quanto già so. Quindi mi reco al giornale locale e ottengo da un giovane giornalista il nome di uno dei giornalisti più coraggiosi e acuti del suo giornale.

Darsch
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