doc Un altro paradosso italiano
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 02:09 _ 5454 letture
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L'altro giorno mi sono recato all'INPS per richiedere l'indennità di disoccupazione ordinaria, e ho fatto una scoperta che mi ha lasciato alquanto basito. I requisiti per avere diritto a questa indennità (che dura 8 mesi e che ammonta al 60% dell'ultima retribuzione, per un massimo di 886,31 Euro mensili elevato a 1.065,26 per chi percepisce più di 1.917,48 Euro lordi) sono questi:


dal sito dell'INPS

bisogna essere assicurati all'Inps da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali per la disoccupazione nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro



I 52 contributi li ho, il problema è l'assicurazione per la disoccupazione da almeno due anni. Sì perché, vedete, i contributi per questo tipo di assicurazione vengono versati solo con contratti da dipendente. Io lavoro dal 2001, ma ho sempre avuto collaborazioni coordinate e continuative o contratti a progetto. Ho lavorato da dipendente solamente nell'ultimo anno e mezzo. Cioè, in breve, il contratto a progetto, che teoricamente è quello che con più probabilità porterà il lavoratore ad avere periodi (lunghi o brevi che siano) di disoccupazione, NON versa i contributi alla disoccupazione! Simpatico, no?

E non è finita, perché mi son detto: "Beh, poco male, mi spetterà comunque la disoccupazione a requisiti ridotti". E invece no, perché quell'indennità:


dal sito dell'INPS

spetta ai lavoratori che non hanno 52 contributi settimanali comprensivi di quota di disoccupazione negli ultimi due anni, ma che:
- nell'anno solare precedente la domanda hanno lavorato almeno 78 giornate, comprese le festività e le giornate di assenza indennizzate (malattia, maternità ecc.);
- risultino assicurati da almeno due anni (devono avere, cioè, almeno un contributo settimanale comprensivo di quota di disoccupazione versato prima del biennio solare precedente l'anno di presentazione della domanda).



Io che ho sempre avuto contratti a progetto, non ho un contributo settimanale versato prima del bienno precedente alla presentazione della domanda (perché lavoro da dipendente solo da un anno e mezzo). Ne bastava anche uno, sporadito, piccolo piccolo. Niente.

Devo mettermi l'anima in pace: l'indennità di disoccupazione non è destinata a chi ha maggiore probabilità di diventare disoccupato. Paradossi italiani...
Darsch
_ chiavi di lettura:lavoro, precariato

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_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 09:16
Mi dispiace davvero :-(
_ Commento di Zandalus _ profilo
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 10:20
Che tristezza...
Mi dispiace Darschone :(
_ Commento di jasmines _ profilo
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 16:37
Purtroppo è una cosa che avresti dovuto sapere tu (la legge non ammette ignoranza, ti sentirai ripetere a destra e a manca). Ma questo "paradosso" può suggerirci un modo per cambiare le cose.

Provo a spiegare.

Attualmente i contratti cocopro sono quelli che danno meno responsabilità e meno oneri al datore di lavoro (non fosse altro per la possibilità di salutarti al termine del periodo, ma aggiungiamoci la quota TFR pari a 0 e i contributi al 50%). Ma questi contratti possono essere modificati!
Se tutti i cocopro chiedessero al datore di lavoro di provvedere anche fuori busta al pagamento dei contributi (che poi verseremo noi, al limite) vorrebbe dire che tutti i lavoratori a progetto andrebbero a chiedere le indennità di disoccupazione, avendone diritto.

Questo spingerebbe lo stato (inps) a dover rivedere necessariamente gli accordi, modificare qualcosa, sicuramente inventerebbero altre bufale, ma almeno cerchiamo di mettere il bastone tra le ruote!!!
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 18:18
Beh, in effetti non sapevo che l'indennità di disoccupazione non viene versata con i contratti a progetto... ingenuamente credevo di sì. Me l'hanno spiegato Venerdì mattina. :D

Per quanto riguarda i contributi non so bene sinceramente come funzioni, ma anche se ti li pagano fuori busta non penso che tu li possa destinare alla disoccupazione involontaria. Da quello che ho capito questo genere di contributi arriva esclusivamente dai contratti da dipendente (o da altri tipi di contributi, ad esempio quelli agricoli o derivanti da terreni). Ad ogni modo cerco informazioni in giro e vediamo se una cosa del genere è possibile. Tu hai già qualche fonte?
_ Commento di jasmines _ profilo
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 18:25
In realtà no, ma te lo potrà confermare un commercialista qualsiasi, perché le buste paga sono il loro pane quotidiano.
Io sono abbastanza convinto di quello che ti ho detto per il semplice fatto che a fronte di un'offerta standard di co.co.pro., avendo io esternato le limitazioni di cui sopra, mi è stato detto che persino nei contratti a partita iva si può includere una voce nei moduli inps per giustificare i più svariati tipi di contributi.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 16.11.2009 alle ore 18:31
Direi che è piuttosto interessante... grazie, mi informerò senz'altro, anche perché il prossimo contratto si prospetta proprio a progetto...
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 02.12.2009 alle ore 18:55
E' arrivata oggi la risposta ufficiale: come mi avevano già detto, alla data di cessazione del contratto non posso far valere almeno due anni di assicurazione per la disoccupazione.

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