Zero Chimica 100% Naturale. Sì, come no!

La conferenza che ho tenuto al Festival della Scienza di Genova il 30 ottobre si apriva con questa immagine

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tratta da un videoclip pubblicitario (qui il video su youtube) della mortadella “Suprema” Fiorucci.

Uso questa immagine come introduzione al discorso più ampio sul concetto di “naturale” e di quanto siano stupide le equazioni “naturale = buono” e “artificiale = cattivo”. Entrambe ampiamente sfruttate dal marketing.

Da chimico, quando vedo la parola “chimica” usata in senso dispregiativo, bistrattata, umiliata, come nella pubblicità della mortadella qui sopra, mi ribolle il sangue.

Che vuol dire “Zero Chimica”? Forse che nella mortadella Fiorucci non ci sono molecole? Certo che no! Notate che la pubblicità non dice “Zero conservanti” o “Zero additivi” (in quel caso potremmo discutere dei vantaggi o degli svantaggi di quella scelta: vedi alla voce “botulino”). No, dice proprio “Zero Chimica”. E io mi arrabbio.

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Si sfrutta a scopi commerciali l’immagine negativa della chimica, senza fornire informazioni realmente utili al consumatore, e allo stesso tempo si contribuisce a perpetuare questa immagine della chimica. È una frase stupida, ma il marketing la pensa diversamente (ho già avuto modo di dire che io e il linguaggio del marketing siamo ortogonali, e mi viene sempre voglia di invadere la Polonia quando sento un grammellot markettaro come questo):

«Obiettivo della campagna - afferma Luca Fiumarella, direttore marketing di Fiorucci - è consolidare ulteriormente l’immagine di un brand già leader, comunicando le caratteristiche della nuova Suprema 100% naturale. Una novità assoluta nel mondo dei salumi perché permette al consumatore di abbandonarsi al gusto e al piacere di una buonissima mortadella senza farsi prendere dall’ansia dovuta alla presenza di conservanti o altri elementi chimici visti come nemici della nostra salute. Suprema 100% Naturale, infatti, è una proposta perfettamente in linea con i trend emergenti di consumo che premiano prodotti completamente naturali; la risposta “giusta” alla crescente richiesta dei consumatori, sempre più alla ricerca del benessere senza tuttavia rinunciare al gusto!»

Hai capito caro consumatore? Non ti devi far prendere dall’ansia per i conservanti (chissenefrega poi se salvano la ghirba ad un sacco di gente, vedi sempre alla voce botulino. Certo, c’è anche il lato negativo ma ne parliano un’altra volta) perché la mortadella Fiorucci “è più che naturale, è supernaturale”.

A: “Questo significa che i conservanti non ci sono?”

B: “Ma stai scherzando vero? Non ci sono “quelli di origine chimica” come dice la pagina web dell’azienda dedicata alla linea 100% naturale (ci sono anche prosciutto cotto e prosciutto arrosto)”

A: “Mavalà dai, non ci credo. Se dicono zero chimica…. Dicono che è una novità assoluta

B: “Guarda che è scritto bene anche sulla confezione Senza conservanti e antiossidanti di origine chimica. Leggi

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A: “Vabbè, ma tu mi insegni che tutto è chimica e che le proprietà di una sostanza non dipendono dal fatto che sia stata sintetizzata in un laboratorio o in natura

B: “Infatti. E questa mortadella i conservanti li contiene. Solo che il consumatore non li vuole vedere neanche di striscio e quindi loro non ci mettono quelli di origine chimica. È una frase priva di senso dal punto di vista scientifico, ma il consumatore chennesà?”

A: “Sempre a questionare sulle parole tu. Siete noiosi voi scienziati! Sicuramente invece del nitrito di sodio, di cui mi parlano sempre male, useranno qualche cosa di più naturale, chennesò delle bacche raccolte a mano di una pianta tropicale (coltivata in modo biologico ça va sans dire, zero chimica)”

B: “Mavalà lo dico io ora, gira la confezione e leggi l’etichetta!”

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A: “Nitrito di sodio! Ma come? Ma allora mi prendono in giro? Non mi avevi spiegato che una molecola è una molecola è una molecola e che le sue proprietà sono sempre identiche indipendentemente dalla sua origine?”

B: “Certamente. Che sia di origine naturale o meno è pur sempre nitrito di sodio, con le sue proprietà, nel bene e nel male. Comunque è meglio non abusare dei nitriti, te l’ho gia spiegato”

A: “Sissì, mi ricordo, le nitrosammine e tutto il resto. Ma scusa, in pratica che cosa significa che usano nitrito di sodio di origine naturale? Cioè, come fanno?”

B: “Non lo so, bisognerebbe chiederlo a Fiorucci. Se io fossi un tecnico alimentare dell’azienda e un uomo del marketing venisse a chiedermi come fare ad usare conservanti, come fanno altri produttori, ma dandoli “in modo naturale” per poter sfruttare l’idea a scopo pubblicitario, mi inventerei qualche cosa”

A: “E cosa?”

B: “Beh, ad esempio, sai che ci sono dei vegetali, come gli spinaci e il sedano e molti altri, che sono naturalmente ricchi di nitriti e nitrati? Li assorbono dalla terra. Se ci faccio un brodo di cottura questi passano in soluzione, essendo molto solubili. Sono “di origine naturale” no? Comunque sto solo ipotizzando”

A: “Toh guarda, nell’etichetta è segnalato il sedano. Curioso vero?”

B: “Anche l’antiossidante, sarà pure di origine naturale ma è sempre acido ascorbico, vitamina C. Perché poi uno dovrebbe avere paura della vitamina C mi è oscuro, e ancora più oscuro è il perché uno dovrebbe prendersi la briga di usare dell’acido ascorbico di origine naturale”

A: “Beh, questo è facile: ci sono persone, come me, che si fanno fott.., eehm, diciamo che subiscono il fascino irresistibile del termine naturale, e quindi loro usano nitriti e antiossidanti di origine naturale per poter sfruttare la cosa nella pubblicità. Siete un po’ ingenui voi scienziati”

B: “Odio la pubblicità”

Amici chimici che siete in ascolto. È ora di smetterla con l’uso della parola “chimica” come sinonimo di veleno e inquinamento. Per di più denigrata a “scopo di lucro”. Zero chimica “tua sorella”! Dimmi invece quanti ca##o di nitriti contiene la tua ca##o di mortadella, che è una informazione più utile per me consumatore. Mica tutte le mortadelle sono uguali. C’è chi ne usa di più e chi di meno (e certo il colore ne risente). Per conto mio questa azienda ha perso un cliente per sempre.

Fratelli chimici di Internet, “al mio segnale scatenate l’inferno” con i tastini qui sotto. Condividete e diffondete. Facciamo sentire la nostra voce! La chimica è bella, e aiuta a non farsi infinocchiare!

Dario Bressanini

p.s. La conferenza a Genova era sold out e in molti purtroppo non sono riusciti ad entrare. Se qualcuno interessato è dalle parti di Alba questo sabato 19 novembre, alle 18:30 alla fondazione Mirafiore presso l’azienda Fontanafredda, a Serralunga d’Alba, può venire a sentire la mia conferenza dal titolo “Pane e Bugie, la scienza nel piatto”.

Il 24 novembre alle 10:00 invece sono a Montichiari (BS) a parlare di “Chimica in cucina” in senso più gastronomico, all’Istituto Don Milani.

Ringrazio Sergio Palazzi per avermi segnalato questa pubblicità qualche tempo fa.

613 commenti RSS

  • Ecco finalmente una voce autorevole, inequivocabile e soprattutto INDISCUTIBILE, che si aggiunge a quella di Capanna & Co nel dichiarare che la chimica è materia diabolica e che i chimici sono seguaci del demonio

  • [...] razionale per fare agricoltura biodinamica e per acquistarne i prodotti. Vedi post 1, 2 e 3. — I conservanti naturali sono uguali a quelli di sintesi, soprattutto se la molecola è la stessa: il caso della mortadella 100% naturale. — La mozzarella [...]

  • Bravo Bressanini sei un faro nella nebbia
    un chimico industriale ma non bravo come te

  • @bressanini c'è un interessante procedimento che permette di determinare la quantità di vitamina C all'interno di un alimento (non è precisissimo, ma è interessante). Per eseguirlo bisogna avere la tintura di iodio, sa dove posso acquistarla?

  • Buonasera.
    Questo articolo mi mancava, complimenti davvero interessante!

    Avrei tre domande: a seconda del colore della mortadella si può stabilire se ci sono più nitriti o meno? Oppure è impossibile?
    Anche l'acido ascorbico influenza il colore finale?

    Grazie.

  • Spiros, credo di no. Anche perché i nitriti si aggiungono in fase di produzione ma alla fine ne rimangono molti meno, a seconda del tipo di lavorazione.
    Per l'acido ascorbico non lo so, non è aggiunto per quello ma per potenziare l'effetto dei nitriti come antibotulinici

  • Capisco, grazie per la disponibilità.

  • C'è chi ci riprova, specificando 0% nitrati artificiali.
    Quel primo asterisco non mi convince....

    https://ilfattoalimentare.it/rovagnati-prosciutto-naturals-nitriti-benessere.html

  • Thank you for the information you have given, the best

  • Goffman establishes what he calls the dramaturgical model of daily life. In his first book, The Representation of Everyday Life, Goffman starts from the premise of

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