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_ scritto il 15.04.2025 alle ore 18:01 _ 21 letture
Prima puntata della serie dedicata a Slay the Princess, una visual novel horror in cui il nostro compito è molto semplice: dobbiamo uccidere la principessa.
Introduzione
"Slay the Princess" è una visual novel che fonde elementi horror psicologici, scelte morali e una narrazione ciclica per sfidare le convinzioni del giocatore. In questa prima parte dell'avventura, emergono numerose domande sulla fiducia, il libero arbitrio e la natura della verità.
Il contesto iniziale
Il giocatore impersona un protagonista a cui viene detto di uccidere una principessa rinchiusa, con l’affermazione che la sua sopravvivenza minaccia il mondo intero. Questa premessa genera un conflitto morale immediato: ci si può fidare di chi impone questa missione?
Dialoghi e libertà di scelta
Un elemento centrale del gioco è la scelta multipla. Il protagonista può rispondere in diversi modi al narratore e alla principessa, modificando radicalmente la narrazione. Le scelte non sono solo meccaniche, ma cariche di implicazioni etiche. Questo porta il giocatore a riflettere su temi come: - L'obbedienza cieca all'autorità - Il giudizio basato su informazioni incomplete - Il diritto a un processo equo e al dialogo
La principessa: vittima o minaccia?
La principessa si presenta calma, lucida e composta. Non implora pietà, non minaccia apertamente, ma suscita comunque sospetti. Il suo comportamento è ambiguo: potrebbe essere innocente, oppure estremamente manipolatrice. La narrazione invita il giocatore a porsi domande più profonde sulla vera identità del "mostro" nella storia.
Il narratore: guida o antagonista?
Il narratore non è una voce neutra. Ha opinioni, insiste sul da farsi e tenta di manipolare il protagonista. Ciò crea una relazione conflittuale: il giocatore può accettarne i consigli o decidere di sfidarne l'autorità. Questo ribalta il ruolo classico del narratore, trasformandolo da guida a potenziale inganno.
Ciclicità e deja-vu
Alla fine del video, il protagonista vive un ciclo che sembra ripetersi. Le sue azioni potrebbero aver avuto conseguenze in un mondo parallelo. Questo introduce un elemento di rigiocabilità: ogni scelta è significativa e potrebbe generare un intero universo di esiti differenti.
Conclusione
"Slay the Princess" si presenta come un gioco che va oltre l’intrattenimento. È un laboratorio di filosofia morale, psicologia e narrazione non lineare. Ogni decisione presa è uno specchio dell’etica del giocatore, e ogni voce, ogni scelta, ogni silenzio conta. In questo senso, il videogioco si fa opera interattiva di riflessione.
Questo post è stato arricchito con il supporto di strumenti di Intelligenza Artificiale.
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