doc Incosciente è chi non ha paura
_ scritto il 08.09.2008 alle ore 10:01 _ 5250 letture
Oggi il ritrovato traffico mattutino mi ha fatto focalizzare la mente su un argomento un po' particolare. Leggo e sento spesso dire in giro la classica frase "fare figli oggi è da incoscienti", e così, tra un sorpasso e l'altro, mi sono messo a riflettere su questa cosa. Ne è uscito fuori che non credo che la vera incoscienza sia decidere di mettere al mondo un figlio (e poi farlo, chiaramente). Seguitemi nel paragone...

Immaginate un mondo in cui, per qualche motivo bio-scientifico futuristico e improbabile, ci sia scarsità di risorse naturali e animali. In questo ambiente la natura dell'uomo porterebbe a lottare per questa preziosa risorsa; i più forti prevarrebbero, i più deboli soccomberebbero e tenterebbero di combattere per avere ciò che gli spetta di diritto. Ecco: sarebbe da incoscienti decidere di rischiare per un bene così primario e così vitale in un mondo in cui è pericoloso farlo? No, sarebbe la cosa più normale al mondo.

Ora vi rifaccio la stessa domanda. L'incosciente è chi mette al mondo una creatura in questo mondo marcio, o piuttosto chi lo fa senza paura, senza temere che il marciume possa, anche minimamente, avvolgerlo? Io credo abbastanza fermamente che lo scopo principale e la massima aspirazione di un individuo sia mettere al mondo il frutto dell'amore suo e del/la proprio/a compagno/a (e non mancherò di confermarvelo quando toccherà anche a me). Ma c'è un prezzo, come per tutte le cose: l'inizio di una nuova dimensione della propria coscienza, in cui la protezione per quella creatura prende il sopravvento su tutto, e in cui la paura che gli possa accadere qualcosa diventa fondamentale per crescerla e proteggerla a dovere. E bisogna farci i conti, chi più chi meno, quotidianamente: è lo scotto da pagare per diventare genitori.

Il vero incosciente, secondo me, è chi questa paura non ce l'ha.
Darsch
_ chiavi di lettura:genitori, paura

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_ Commento di ariannuccia _ profilo
_ scritto il 08.09.2008 alle ore 12:59
:O che bel post..me lo sono letto e riletto :O

cmq concordo con quello che hai detto...i figli sono una cosa importante ed è si è veramente incoscenti quando ne si ha uno senza pensare alle rexponsabilità che porta (insieme a tanta felicità ovviamente :D)
_ Commento di Rimmer _
_ scritto il 11.09.2008 alle ore 09:49
Non sara' Roma la causa di questi pensieri? vivendo in spazi, servizi,ecc. piu a misura d'uomo non credo che verrebbero spontanei :)
Non credo ci sia bisogno di immaginare un mondo futuristicoi... quel mondo che descrivi lo viviamo gia, tutto e' risicato e c'e' gente che rischia la vita per sopravvivere non lontano da casa nostra.
Vivere a Roma porta gia a lottare su ogni cosa... non e' un caso che tu fossi in macchina quando hai pensato tutto questo, la strada e' l'espressione piu' diretta della prepotenza :)
Conosco gente che si e' trasferita in posti piu' umani per far crescere i propri figli... io a Roma ci sono stato 20 anni e da 3 vivo ad Anzio... la mia vita e' cambiata positivamente in ogni cosa, non ho figli e se dovesse arrivare sarei contento di star lontano dalla metropoli. :)

darsch Risposta di Darsch
Sì in effetti potrebbe dipendere dalla metropoli... anche se credo che il fattore "paura" alla fine non sarebbe inferiore, ma semplicemente cambierebbe faccia, avrebbe un sapore diverso. Certo la vita lontano da una metropoli è sicuramente più tranquilla e a misura d'uomo, ma in fondo a me piace vivere a Roma. Purtroppo, allora, devo anche convivere con gli aspetti negativi...
_ Commento di Narancia _
_ scritto il 21.09.2008 alle ore 17:38
Ciao Darsch!

Incosciente è chi è privo della coscienza, appunto, di avere delle responsabilità. Sulla salute, sull'educazione e la formazione del nascituro. Incosciente è chi fa figli e contemporaneamente distrugge il mondo che loro vivranno. Incosciente è chi delega la loro crescita ad altri.

Come dici tu, chi non ha paura.

Dobbiamo chiederci perchè non ce l'ha.

darsch Risposta di Darsch
Esattamente... dovremmo chiederci perché non ce l'ha, in effetti...

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