Cronaca

IL COMMENTO

Se il bacio gay è uno scandalo al sole

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Speriamo che sia solo una coincidenza di cretini e non un'epidemia di bigottismo e di fanatismo sessuali che sta colpendo bagnini, vigili urbani e giudici di pace. Di sicuro c'è un'aria di paranoia contro i baci tra persone dello stesso sesso, contro il seno nudo e, in uno stabilimento balneare del Gargano, persino contro una mamma che allattava sotto l'ombrellone.

E va bene che l'estate non è solo la stagione dello svelamento ma anche quella delle patologie mentali. E' però inquietante che nel 2010 ci siano in giro, tra le forze dell'ordine e tra i gestori dei lidi, tanti indecenti custodi della pubblica decenza, tanti impudichi difensori del comune senso del pudore.

L'ultimo caso segnalato è quello del bagnino cretino di Ostia che ha allontanato due gay che si baciavano, e in un lido, "Settimo Cielo", solitamente frequentato anche da omosessuali. Abbiamo scritto: si baciavano. Non sto parlando di atti sessuali espliciti e neppure di esibizioni di volgarità che non piacciono neppure a noi, quale che sia il sesso dei protagonisti. Parlo invece di baci che sono espressioni affettive, sintomi di delicatezza di sentimenti.

Chiunque sta bene con la mente tende a non guardare due persone che si baciano, non mette sotto osservazione le loro effusioni, al contrario alza gli occhi o volta la testa soprattutto per non disturbare, per non sentirsi in imbarazzo e per non provocare imbarazzo.  Insomma, se io incontro due che si baciano, non importa se gay o eterosessuali, può forse capitarmi di sorridere di simpatia,  più spesso mi chiudo nel mio pudore, in quel senso di pudicizia e di riserbo che sempre circonda i sentimenti, la tenerezza e l'amore.
   
Attenzione: non sto facendo l'elogio del bacio in pubblico che personalmente non pratico e sicuramente non esalto. Sto però dicendo che non c'è alcun danno valoriale nel baciarsi in una spiaggia e che il bacio è una manifestazione di libertà che non ha nulla di sporco, non  offende nessuno, non ferisce alcuna sensibilità se non appunto quella malata di chi pensa (e sogna) il sesso - soprattutto ma non solo l'omosessualità  - come pornografia, come  peccato e come inferno. Ma in quale paese libero e civile viene represso il bacio?

Né posso pensare che in Italia i lidi balneari siano finiti in mano agli omofobi, siano cioè gestiti con violenza greve e razzista e anche con criteri antieconomici, visto che, secondo le stime più recenti, al mercato internazionale del turismo gli omosessuali portano ogni anno almeno 35 milioni di dollari. E le coppie omosessuali sono le più benvolute  e le più ricercate dagli operatori anche perché sono in genere più vereconde e più sensibili, le loro effusioni sono più soavi, spesso sono coppie colte e molto educate, forse perché a furia di discriminazioni, vessazioni, oppressioni e ossessioni, hanno elaborato una comprensibile strategia di difesa e di privacy.

Dunque è sicuramente malato questo bagnino che, nel lido di Ostia, ha allontanano i due innocenti ragazzi che si baciavano. E non doveva stare tanto bene neppure quel vigile urbano di Pescara che ha multato una signora che si spalmava la crema sul seno nudo. E dove doveva spalmarsela: sulla camicia? E che dire del giudice di pace di Milano che ha condannato per oltraggio al pudore la commessa che al parco prendeva il sole in topless? E perché due omosessuali  a Bari, nella regione governata da Nichi Vendola, sono stati invitati a lasciare il lungomare? E le forze dell'ordine che sono arrivate a sirene spiegate in provincia di Agrigento?  Casi di discriminazione beghina e di fariseismo balneare sono stati segnalati anche a Napoli, Cagliari, Gaeta... Le associazioni che difendono i diritti dei gay hanno gli elenchi con le date, i nomi dei denunciati e quelli dei denunciatori, e anche ipotizzando che ci possa essere, qua e là, un  comprensibile eccesso di difesa è sicuro che questa è l'estate del bacchettonismo svergognato e villano.

E sia pure con vigile prudenza forse è ancora giusto pensare che è l'estate ad esaltare le nicchie di cretinismo, quel caldo che ogni anno puntualmente tende a risvegliare i pensieri cattivi degli italiani, corrode i nervi, eccita i demoni della stupidità e dell'indecenza anche nei bagnini.

Ma è anche possibile che questa patologia sociale faccia parte di quel dispositivo psicologico di intolleranze che in Italia dai responsabili delle forze dell'ordine e del governo si sta irradiando giù giù sino ai poliziotti e persino ai bagnini, una sorta di leghismo mentale che esalta indisponibilità e paure, coltiva patologie di mistificazione, trasloca le insicurezze anche sul piano sessuale. Se così fosse bisognerebbe allora appoggiare anche la manifestazione "Tanti baci" organizzata sulle spiagge italiane da Anna Paola Concia, parlamentare lesbica del Pd, Alessio De Giorgi, direttore di Gay. it, e Regina Satariano, attivista transessuale e presidente del Consorzio Friendly Versilia: "Prosperate - scriveva l'omosessuale Proust degli omosessuali - prosperate cara speranza di una nazione santa".