L’eroico social media manager di Unicef Italia

Da giorni risponde a chi insulta e accusa le organizzazioni che salvano i migranti nel Mediterraneo

Da venerdì scorso l’account Twitter di Unicef Italia sta ricevendo insulti o critiche per il lavoro che l’agenzia svolge con le organizzazioni non governative e la Guardia Costiera per salvare i migranti che rischiano di annegare cercando di raggiungere l’Italia, e sta rispondendo ai messaggi che riceve con fermezza e pazienza.

Il tweet originale di Unicef Italia diceva: «Rispetto per chi soccorre, rispetto per chi soffre, rispetto per chi muore, nessun rispetto per chi infanga», ed era accompagnato da una foto di due persone mentre soccorrono una bambina in mare. Il tweet è stato pubblicato in corrispondenza delle polemiche sulla storia dei cosiddetti “taxi per migranti”, come sono state definite da qualcuno le organizzazioni non governative che operano servizi di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Le polemiche erano state alimentate da alcune dichiarazioni del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle, e del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.

Il tweet di Unicef Italia, che invitava ad avere rispetto sia per i migranti che attraversano il Mediterraneo in condizioni molto rischiose, e anche per chi li cerca e soccorre in mare, ha ricevuto molte risposte critiche, quando non offensive e volgari. Il social media manager dell’account ha risposto a molti di loro, linkando a pagine con i bilanci dell’organizzazione a chi ne metteva in dubbio la correttezza e trasparenza, e spiegando come funziona il lavoro dei soccorritori a chi ne parlava sapendone poco o niente.