Nickname: MetalleR
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_ scritto il 20.02.2013 alle ore 13:13
Rispondo a macchia di leopardo:

- Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Come dici tu, il popolo italiano si è già espresso. Il fatto che si sia cambiato "nome" non significa niente: trattasi sempre di finanziamento pubblico, anche se in teoria è post-spesa e lo chiamiamo "rimborso". E' giusto? E' sbagliato? E' opportuno che in un Paese i capitali per la politica derivino solo dai privati? Non lo so, probabilmente nì. Ma questo è il "bello" del referendum: il popolo vota d'impulso, e se vota una cazzata poi, teoricamente, devi comunque seguire il suo volere. Col "referendum propositivo senza quorum" di Grillo, in un paese in cui la metà della gente è semi-analfabeta, crede nell'uomo invisibile e dice che "la camorra in fondo dà lavoro"... auguri.

- ius soli
In linea di principio sono d'accordo, ma diciamo che applicarlo in un paese che confina senza frontiere con tutti gli altri paesi del blocco europeo, e con il livello di immigrazione clandestina, la cosa va considerata molto bene. Per le coppie "straniere" che vivono e lavorano in Italia, è sacrosanto. Per l'immigrata clandestina che arriva incinta col barcone a lampedusa e partorisce tre giorni dopo, no.

- Blocco della costruzione
Come dici anche te, il problema non è tanto bloccare la costruzione, quanto il mancato rispetto delle regole. Le regole ci sono già, se le rispettassimo il problema non si porrebbe. "Bloccare" la costruzione, se fatta bene (dove/come/quando serve), in linea di principio mi pare sbagliato. Al tempo stesso, se la "riqualificazione" avviene sempre senza nessuno che controlla, sarà un casino uguale. Il problema, come sempre, sta a monte: in uno Stato che legifera ma non controlla.

- Introduzione di una tassazione sulle rendite finanziarie
No. Le rendite finanziarie si spostano con un click. Lo spostamento dei capitali sarebbe immediato e il saldo negativo. Inoltre, ci servono MENO tasse, non più tasse. E il fatto che "ma tanto sono i ricchi" non deve giustificare l'idea di alzare ulteriormente la pressione fiscale in un Paese che già sta morendo. Se sono diventati ricchi onestamente, la tassazione che pagano è già adeguata. Se sono diventati ricchi non oneestamente, il problema non si risolve tassandoli dopo. Lo Stato deve spendere MENO e MEGLIO, e chiedere meno soldi ai suoi cittadini, ricchi o poveri che siano.

- Abolizione dell'IMU
Il gettito IMU sulla prima casa è 3.8 miliardi, tutt'altro che "enorme". Tutavia un'imposta sulla prima casa, se ben bilanciata, ci può stare. Il problema è il solito: io ho un appartamento in periferia e pago il triplo di chi ha l'attico in centro che vale il triplo, perché il catasto è quell'ammasso informe e ridicolo che è, e nessuno ha le palle per fare una revisione seria di tutto il patrimonio immobiliare del Paese. Partiamo da quella, please.

- Rispettare il Fiscal Compact
L"'ideona" di mettere il pareggio di bilancio in costituzione è stata nostra, il fiscal compact non c'entra se non erro. Comunque, certo, è una bella mazzata. Superiore della mazzata agli interessi sui titoli di stato che avremmo se uscissimo dall'Europa? Io non credo. La soluzione alternativa qual è? Ricominciare a fare debito per dare l'idea della crescita e della sostenibilità ad un sistema Italia che NON FUNZIONA? Perché, sia chiaro, il debito pubblico fa PIL e crescita eh: io prendo in prestito 50 miliardi di euro e li distribuisco a pioggia nel paese, alle imprese che assumono e ai cittadini che spendono: è chiaro che faccio "PIL". Però è un PIL a debito, fittizio. Sarà mica il caso invece di cominciare a far funzionare il sistema e diventare competitivi veramente, col merito e la trasparenza? Se le aziende italiane non sono competitive non è per il fiscal compact, è perché da 20 anni (anche in periodi di crescita relativamente alta) non innovano, assumono i nipoti degli amici e le segretarie bone. Così facendo possiamo fare tutta la spesa che vogliamo, non ripartiremo MAI.

- F35
Vogliamo stare nella NATO e, quando c'è un'operazione militare coordinata, partecipare con le stesse tecnologie che usano gli altri? Se sì, allora gli F35, per quella merda che sono, vanno comprati. Il discorso "a che servono le spese militari?" sono tante belle parole, ma alla fine neanche se SEL prendesse il 70% dei voti non taglierebbe tutti gli F35. Per la Difesa si può e si deve spendere meglio, ma l'idea che i cacciabombardieri "non servano a niente", in un mondo in cui l'Iran fa gli esperimenti atomici, la trovo eccessivamente naive.

- responsabilità civile effettiva dei magistrati
Sì. I magistrati, teoricamente, avrebbero il loro organo interno che ne giudica l'operato, ma nei fatti i provvedimenti sono praticamente inesistenti (roba di 1 su 5.000). Per quanto io tenda comunque a fidarmi del giudizio della magistratura, è evidente che c'è uno sbilanciamento, dovuto al conflitto di poteri istituzionali che c'è in Italia ormai da 20 anni. Non è questo il momento migliore, ma bisogna legiferare. Ah, che "Rivoluzione Civile" sia moderatamente d'accordo non ci credo neanche un po'.

- Introduzione di un reddito minimo garantito
Con il modello di "centri per l'impiego" che abbiamo noi, significherebbe "sussidio" a vita per chi lavora in nero. Andrebbe rivisto completamente il sistema, ma con la qualità dei controlli che abbiamo in Italia introdurlo così, dall'oggi al domani, sarebbe probabilmente una follia. Inoltre, mi parli di "cifra enorme" per l'IMU: il reddito di cittadinanza sarebbero almeno 5-6 IMU. 20-30 miliardi. Dove li troviamo?

- Aprire al mercato i settori chiusi dell'economia
Assolutamente favorevole. Più cose togliamo dalle mani dello Stato italiano, che ci piazza manager di partito incompetenti e corrotti, meglio è. E non parlo solo dell'acqua, che è il problema assolutamente minore, ma di ENI, RAI, Finmeccanica...

- TAV
Sinceramente non lo so. Dicono che il progetto risalga ad un periodo in cui ci si aspettava un'esplosione di scambi commerciali che non c'è stata. In tal caso sarei contrario anche io. Però bisogna capire che chi protesta non protesta perché "è inutile": protesta perché "not in my backyard". Ecco, la filosofia "not in my backyard" non la sopporto/supporto.

- flexsecurity
E' l'unica speranza per il futuro del lavoro in Italia.

- indulto
Assolutamente no. Già prendiamo 1/20 dei criminali e ne mandiamo in carcere 1/100. Quell'1% almeno ci deve rimanere per tutta la durata della pena. La nostra "giustizia" è già abbastanza ridicola: importiamo criminali da ogni dove perché tanto la galera vera non la fa nessuno, e intanto 2 giorni su 3 i treni non funzionano perché gli stessi, sempre gli stessi, rubano il rame quotidianamente.
_ scritto il 20.12.2012 alle ore 15:35
Boh, ma allora sarebbe così un po' in tutte. Invece mi pare di averlo notato solo in quel cinema lì...

Comunque se si vede la lista delle sale IMAX nel mondo si capisce la situazione italiana. Ne abbiamo meno della Malesia (2 contro 3).

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_IMAX_venues
_ scritto il 20.12.2012 alle ore 15:19
Simo: la sala iSens non è male, in effetti, ma ha lo stesso difetto incomprensibile di quella piccolina in cui abbiamo visto Prometheus: le insegne dell'uscita di sicurezza sul retro della sala emettono una luce troppo forte e proiettano una zona più chiara nel centro dello schermo. Durante le sequenze più buie è... inammissibile!

Boh, non riesco a capire come si possa fare una cosa del genere in una sala moderna...
_ scritto il 20.12.2012 alle ore 15:03
- "Lo Hobbit fa parte del mondo del Signore degli Anelli, ma non è il Signore degli Anelli. Certo, puoi paragonarli pure, ma lasciati dire che è un paragone impari, data l'imparità delle fonti da cui sono tratti."

Ossignore... Veramente... trasecolo. Ho detto e ripetuto 10 volte che l'errore di questo film è stato proprio cercare di trasformare Lo Hobbit ne Il Signore degli Anelli.

Visto che non si è riuscito a capire neanche questo elementare concetto, concordo sull'inutilità di proseguire la "discussione".
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 23:39
Mah, secondo me siamo semplicemente di fronte al solito caso "Avatar". Film ultraprodotto, con effetti speciali strafichi, ma una storia ridicola e personaggi tagliati con l'accetta.

Però gli effetti speciali li "capiscono" tutti, mentre questioni come storia e personaggi sono roba che pochi si soffermano ad apprezzare e valutare.

Alla fine la cosa che mi fa rodere di più di tutte è che avrà avuto "ragione" Jackson: facendo una cosa che non rispetta l'opera originale e che prende per il culo il pubblico farà una valanga di soldi e saranno comunque (quasi) tutti contenti, perché in fondo "sono solo canzonette" e non è il caso di sbattersi troppo ad esaminarle "col righello", perché uffa cheppalle in fondo c'è Gandalf che lancia le palle de foco.
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 23:24
La "conta dei nemici" viene dal libro :)
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 23:23
Scusa eh, io l'avrò anche "analizzato male" il film, ma almeno mi sono degnato di farla un'analisi :D

Sto ancora aspettando che tu mi faccia la tua "analisi" dei pregi, in base ai quali chiunque lo bocci completamente o è un fanboy annebbiato dalla rabbia e dalla delusione, oppure non "ha capito" il film e fa paragoni col Signore degli Anelli che (sempre secondo te) non sussistono.

Io non sto cercando di convincere nessuno di niente, ho spiegato i motivi per cui il film secondo me è brutto, poi amen, oguno (immagino) ha il suo gusto e la sua capacità critica e li mette in campo come meglio crede eh :)
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 22:29
Comunque la media metacritic è 58%:

http://www.metacritic.com/movie/the-hobbit-an-unexpected-journey/critic-reviews

Per proseguire nel paragone che in teoria "non si dovrebbe fare" (ma non ho capito perché), La Compagnia dell'Anello ha 92%:

http://www.metacritic.com/movie/the-lord-of-the-rings-the-fellowship-of-the-ring/critic-reviews

Direi che non sono l'unico ad essersi accorto che c'è una certa differenza :)
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 22:24
Ma scusa eh albyok, dove sta scritta la verità assoluta che questo film NON PUO' prendere un "4"?

Perché è iper-prodotto e realizzato benissimo tecnicamente? Su questo siamo d'accordo, ma per me non basta, e mi pare sinceramente tristissimo vedere la cinematografia in questo modo.

A mio giudizio questo film ha una motivazione scarsa, dei personaggi inesistenti, dei dialoghi vuoti, un arco di crescita nullo ed è solo una serie rocambolesca di sequenze d'azione. Inoltre, ha il difetto "aggiuntivo", se così vogliamo definirlo, di essere un'operazione commerciale che storpia un classico della letteratura. Le premesse per bocciarlo completamente mi pare che ci siano.

Che vuol dire "mi dispiace che si debba tritare perché non ha soddisfatto le proprie aspettative"? Mi dai le risposte che si darebbero al fanboy irritato che nega la verità, ma a me sembra di aver argomentato molto dettagliatamente le cose che ritengo mal fatte, mentre ancora sto aspettando di sentire quali sono i meriti di questo film che secondo te non può essere considerato insufficiente. Effetti speciali... poi?
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 17:22
"Gigi Proietti ha fatto un ottimo lavoro, devo ammettere. Io sono un maniaco, fissato di doppiaggio, e ci ho fatto molto caso, ma è stato bravissimo e calzante. Certo, Gianni Musy era insostituibile. :("

Azz... io anche qui devo dissentire. Proietti l'ho trovato completamente fuori posto. Eccessivamente pomposo, altisonante e retorico. Sembrava Gassman che legge la Divina Commedia.

Inoltre, ci ha messo del suo il solito adattamento dei dialoghi fatto coi piedi. Più di una volta mi sono trovato a pensare "ma che gli fanno dire a 'sti poracci?". Il Re dei Goblin che cade dicendo "Sono sconfitto!"?? Neanche nei videogame anni '90...
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 17:15
Neanche io voglio flammare, ovviamente :)

Però vedo che non ci siamo capiti: io non mi aspettavo affatto "una storia epica come ISDA", anzi: mi lamento proprio del fatto che abbiano tentato di fare quello!

Lo Hobbit avrebbe dovuto essere un singolo film fantastico, magari di due ore e mezza, con un tono nettamente più leggero di quello del Signore degli Anelli. Perché il libro E' COSI'.

Invece hanno dovuto cavalcare il successo commerciale e fare in sostanza "il Signore degli Anelli 2", partendo da un'opera che non c'entrava niente e storpiandola completamente, allungando per giunta il brodo con parti più o meno inventate da zero, visto che altrimenti non c'era il modo di fare tre film di tre ore.

Nonostante lo squallore dell'operazione commerciale, la cosa poteva comunque essere fatta decentemente. Non voglio farne una questione di principio a tutti i costi. Però il risultato è mediocre al di là delle questioni di principio, per tutti i motivi che ho già elencato e che non sto a ripetere :)
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 16:16
"Sicuro che prendendo singolarmente gli episodi del SdA non si possa evidenziare critiche simili?"

Sicurissimo. Siamo su livelli completamente diversi. In ogni caso, io do il giudizio sul film in sé, a prescindere da paragoni con libri/altri film, e per me il film in sé è brutto. Penso sinceramente che basti non farsi abbagliare dagli effetti speciali e avere un po' di passione per le storie di qualità per accorgersi che qui non ce n'è.


"Dare un quattro al film e bocciarlo pienamente mi sembra veramente esagerato! :)"

Ma "esagerato" perché? Perché sta brutto e non si fa? :D Mi pare di aver motivato ampiamente il mio giudizio sia in base alla fedeltà al libro che all'integrità artistica del film in sé, alla qualità di personaggi e narrazione, e alla scelta di stravolgere un'opera per fini esclusivamente commerciali. Per me è 4, se a voi è piaciuto amen, abbiamo gusti molto molto diversi :)
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 16:00
A parte che ci conosciamo su WoW (non ricordo se come Udar, Belthaen o cos'altro :D) quindi ti saluto, comunque non sono d'accordo con le tue contro-critiche :)

Io ho ovviamente evidenziato solo gli elementi chiave, riassumendo per forza di cose, però l'ossatura della struttura narrativa si può evidenziare anche senza riportare tutti i fronzoli.

La trama parla di un gruppo di nani che va a riconquistare la patria perduta, non ci sono cavoli. E' chiaro che "perduta" implica una back story di qualche tipo, ma questo non altera in nessun modo il fatto in sé, ossia che un gruppo di personaggi che va a "riparare" una situazione accaduta 60 anni fa è, come fondamento della storia, poco motivante. Non c'è nessuna imminenza, quest'impresa può essere compiuta oggi o fra 10 giorni o fra 10 anni (o anche mai) e non cambia niente. Queste non sono delle buone fondamenta per un'opera che pretende di essere "epica". Infatti il libro è una semplice "favola" con nulla di epico, e funziona benissimo. Hanno tentato di stravolgerlo per esigenze commerciali, ma non ci sono riusciti. Domanda: se i nani falliscono nell'impresa, che succede? Niente... resta tutto come prima. Ah, beh! Ottima motivazione per rimanere attaccati alla sedia.

Il discorso "perché ci vanno in 14?" è esattamente lo stesso. In una favola, 14 nani vanno a rubare il tesoro del drago, perché sono dei simpatici e avidi bricconi. Se me lo trasformi nel "riconquistare la terra perduta", e ci aggiungi padellate di dramma e nobiltà, è chiaro che non ha senso che ci vai solo in 14. Cos'è, importa solo a voi (che tra l'altro non siete neanche i migliori della vostra razza... e nemmeno tutti guerrieri!) riconquistare la vostra terra? Allora forse non è così tanto importante... no?

La Compagnia dell'Anello è una questione completamente diversa, ma proprio dal giorno alla notte. Innanzitutto, loro devono infiltrarsi a Mordor, quindi non ci vanno con un esercito ma in un gruppo ristretto proprio perché devono sperare di non essere individuati, altrimenti in uno scontro aperto non avrebbero speranze. Poi, se permetti, mandano i migliori campioni di ogni razza, e non una combriccola di giocattolai, giardinieri ecc. (come viene affermato nel film!).

Non è che siccome due situazioni "appaiono" simili allora a livello di storia hanno la stessa qualità e solidità, altrimenti qui sei te che semplifichi. Idem per il discorso "hobbit coinvolto in qualcosa più grande di lui". Ne Il Signore degli Anelli la cosa ha un senso (perché l'anello ce l'ha Bilbo, per i rocamboleschi motivi che sappiamo, e Gandalf all'inizio aveva piani differenti ma poi si rende conto che l'innocenza dell'Hobbit non viene corrotta dal potere maligno dell'anello, che invece tenta chiunque altro). E' una metafora della semplicità e dell'innocenza che vincono contro il Male anche nelle situazioni più disperate. Ne Lo Hobbit non ci viene data NESSUNA spiegazione sul perché ci sia in mezzo Bilbo, a parte quel tentativo patetico che abbiamo già citato.

Di nuovo: nel libro non ci serve una motivazione. E' una favola, la situazione è buffa e imprevedibile, basta questo a incuriosire il lettore. Qualcuno si è mai chiesto perché Cenerentola non scappi dalla casa della matrigna, in cui prende calci in culo tutto il giorno, per andare a tentare la fortuna come ballerina, visto che è pure una bella gnocca? No, non ce lo chiediamo perché è una favola, è un'allegoria, è fatta per semplificare in quanto rappresenta altri contenuti. L'epica però è tutt'altra cosa: ogni azione va motivata, altrimenti si perde, appunto, "l'epicità".

I personaggi, ne vogliamo riparlare? La metà di quelli che citi sono semplici comparsate da LOtR (Galadriel, Elrond, Smeagol... Sauron!), e non aggiungono assolutamente nulla a quanto già visto. Gli altri no, non esistono, e lo ribadisco. Lo stregone con la smerdata è l'unico un minimo caratterizzato, ma... sopresa: è del tutto inventato! Nel libro infatti viene a malapena nominato. Quindi io faccio volentieri a meno di elementi creati totalmente ex-novo in un film che "teoricamente" dovrebbe essere la rappresentazione di un classico della letteratura. Allora fatti il tuo film fantasy da zero, Peter, e mettici pure tutti i frutti della tua fantasia.

Comunque, no: con Il Signore degli Anelli il paragone non sussite proprio, Lo Hobbit ne esce massacrato. Motivazione dell'impresa, storia, presentazione delle location, arco dei personaggi, caratterizzazione... siamo anni luce avanti. Non a caso, Il Signore degli Anelli è un libro epico di 1500 pagine trasformate in 10 ore di film epico. Lo Hobbit è una favoletta di 300 pagine che si è voluta trasformare in 10 ore di film epico senza averne la minima motivazione (oltre alla squallida operazione commerciale) né le basi su cui poggiare, e i risultati, almeno secondo me, sono evidentissimi.
_ scritto il 18.12.2012 alle ore 14:52
Concordo. E rincaro la dose: è un film brutto anche solo "in sé", ossia senza considerare la mancata fedeltà al libro.

Jackson ha voluto (o dovuto?) fare la cosa epica senza averne le basi, e infatti si nota. I personaggi sono del tutto evanescenti (ditemi un aspetto caratterizzante di un nano qualsiasi, a parte il fatto che Bombur è grasso!), e hanno un arco di crescita forzato e vuoto. La motivazione dell'epos non esiste: un gruppo di 14 nani va a riconquistare la terra perduta 60 anni fa... wow. In confronto a "siamo nell'imminenza di fermare il Signore Oscuro che si appresta a dominare il mondo" mi pare un po' leggerina; inoltre non si capisce perché ci vadano solo in 14 a combattere un drago che all'epoca ha sterminato tutto il loro esercito. Nel libro originale erano una banda di predatori che andava a rubare il tesoro al drago... una storia da favoletta che in quanto tale reggeva, qui ci hanno voluto aggiungere la motivazione "nobile" che infatti non funziona. Ma le critiche sono infinite: innanzitutto, almeno 2-3 nani non sono affatto "nani": sono slanciati, bellocci e sbarbati, perché probabilmente il belloccio ci vuole per forza... bleah. Poi il pot-pourri di personaggi "noti" aggiunti a caso è forzato da morire (vanno a Gran Burrone a farsi leggere da un mezzelfo una pergamena scritta in rune naniche? Ma che senso ha?! E il dialogo con Saruman-mummia con tutti i riferimenti addirittura a Sauron?!?). Gandalf, poi, pare un imbecille, sembra che faccia le cose completamente a caso: quando gli viene chiesto perché ha scelto un hobbit per infilarlo in questa combriccola disperata (domanda più che legittima), risponde: "non lo so, forse perché ho paura"... ma paura di cosa?! Di un drago che sta nella sua montagna da 60 anni? Inoltre, il film si muove malissimo: non ci presenta le location in modo appropriato, corre da una situazione d'azione all'altra come un rollercoaster da parco di divertimenti. Sono, sinceramente, molto, molto deluso. Con Il Signore degli Anelli Jackson era riuscito nell'opera di fare un film bello in sé, bello per i fan (salvo qualche libertà) e bello tecnicamente. Lo Hobbit è solo quest'ultima cosa: per i fan è un insulto e una presa in giro, mentre per gli amanti del cinema è una specie di videogioco senza anima.

Voto: 4.
_ scritto il 24.01.2012 alle ore 19:23
Sinceramente non capisco dov'è che il tuo parere differirebbe dal mio. Mi pare che tu stia dicendo più o meno quello che ho detto io, solo in modo più... vogliamo dire "sbrigativo"? :) Ossia che le aziende non cambiano perché sono avide, immobili, poco disposte a rischiare e poco lungimiranti.

L'avidità ad ogni modo è un fattore scontato: tutte le grandi industrie sono avide di profitti e dividendi. Se le major intravedessero la possibilità di avere profitti maggiori e una struttura più snella (ergo: spartire i soldi con meno plebei), non esiterebbero un istante ad adottare un nuovo modello di business. Non lo fanno proprio perché non hanno alcuna garanzia di riuscire a mantenere lo stesso livello di fatturato tagliandosi gradualmente fuori da una parte molto corposa del loro business, ossia la distribuzione.

Le riconversioni industriali non sono nulla di nuovo, ma non sono neanche una storia fatta solo di successi: enormi aziende del passato hanno tentato di modernizzarsi ma non ci sono riuscite (penso a Kodak, considerata la "Apple" del secolo scorso, che ha avviato proprio la settimana scorsa la procedura di fallimento).

Inoltre, non parliamo di passare dal produrre bulloni al produrre cacciaviti, ma di qualcosa di ben più complesso. Un servizio di digital delivery serio, globale e unificato non potrebbero mai metterlo su le attuali major del multimediale, perché non hanno la struttura e il know how per farlo. Dovrebbero appoggiarsi alle poche gigantesche aziende "digitali" in grado di sostenere una simile sfida (Google, Microsoft, Apple...), alle quali dovrebbero in sostanza girare la fetta di guadagno dovuta all'indotto, che attualmente va nelle loro tasche. E alla quale, comprensibilmente, non vogliono rinunciare in favore di terzi.

Poi rimarrebbe comunque quella questioncina dei diritti internazionali e del carattere globale del mercato di cinema, videogiochi ecc,, che non è affatto secondaria. Localizzare, distribuire e lanciare un prodotto su scala mondiale, facendo a meno degli importatori nazionali, non è affatto una cosa semplice.

Insomma, avidità e mancanza di lungimiranza sì... ma la questione non è affatto così semplice.

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