Nickname: wish
N. commenti su darsch.it: 41

· Ultimi commenti inseriti da wish:

_ scritto il 03.02.2012 alle ore 17:42
Attento perché se te lo trasformano a tempo indeterminato morirai di noia... e un rinnovo anticipato è un segnale MOOOOOOLTO preoccupante.... ;)
_ scritto il 17.01.2012 alle ore 11:33
Un'ultima cosa a proposito della famiglia. Un genitore che faccia il genitore, cioè che, pur conscio del fatto che farà dei danni, cerca di dare il meglio in un mestiere che cambia quotidianamente, darà sempre il suo incondizionato appoggio ad un figlio.
Da genitore, sarà anche consapevole dei muri contro i quali sta andando a sbattere suo figlio/a. E' qui la sofferenza. Perché tu, da genitore, lo sai che sta andando contro un muro, e sai che si farà male. E se tu potessi togliergli quella sofferenza, e prenderla tu, lo faresti subito. Hic et nunc. Ma non puoi, e sai che non puoi dissuaderlo. E sai che lo vedrai soffrire. E soffri per questo.
Se sei un genitore, nel 90% dei casi sei in grado di vedere un pochino avanti, e quando vedi che ci sarà dolore, inizi a star male da subito, pur consapevole che non c'è NULLA che tu possa fare per prevenire quel dolore futuro, e consapevole che sarai comunque lì, rifugio per quando il dolore arriverà.
Non so se sono riuscito a spiegarmi...
_ scritto il 17.01.2012 alle ore 11:25
Sì darsch, concordo su quel che dici. L'occhio è fatto per vedere. Ma è fatto per vedere perché evolutivamente è meglio vedere. E' nel processo evolutivo che si decide cosa serve e cosa no. E la normalità medica prende atto del processo evolutivo. Mi rendo conto che la differenza è sottile, e forse poco funzionale al succo del discorso, ma se non parliamo un po' anche del sesso degli angeli che gusto c'è? ;)

E sì, stiamo dicendo tutti le stesse cose... :D
_ scritto il 16.01.2012 alle ore 18:10
@T_JenerationX _ quoto l'intero ultimo capoverso.

Aggiungo solo rispetto al concetto di "diversamente abile" che la normalità (secondo me) è più agganciata al concetto di statistica che non di salute. La salute (sempre secondo me) è il fattore guida a monte, nel processo evolutivo. Se la stragrande maggioranza delle persone vede, è il non vedente che è in difficoltà.

Detto ciò, dovrebbe essere scontato che ciascuno possa liberamente seguire le proprie inclinazioni sessuali senza che ci sia qualche saputello che apre la bocca e gli dà fiato.
_ scritto il 20.09.2011 alle ore 08:26
L'ho detto un po' di tempo fa commentando su un altro blog. Il problema è generale, e attiene agli italiani tutti, più che alla (marcia) classe politica che è oggi presente in parlamento. E quando parlo di classe politica non mi riferisco al solo governo, ma all'intero arco costituzionale.
Solo in un paese dove gli italiani sembrano non vedere non sentire non parlare è possibile che questa classe politica abbia lasciato marcire dal 2002 crediti da ratei di condono tombale non pagati. E dal 2002 ad oggi hanno governato assolutamente tutti, l'intero arco costituzionale è stato rappresentato. E quando la cosa esce fuori che succede? Niente. Un bel (scusate) cazzo di niente. Nessuna manifestazione, nessuna indignazione, nessun forcone davanti al parlamento. Cosa sarebbe successo in Norvegia se fosse accaduto qualcosa di analogo? O in USA? O in Germania? Come minimo ci sarebbe stata una raffica di dimissioni, e qualora ciò non fosse accaduto la popolazione si sarebbe sollevata.
Qui no.
Qui ciascuno pensa al proprio orticello. E' sintomatico il commento "Avremmo fatto tutti come lui. Che cazzo devi farci con tutti quei soldi e tutto quel potere, sennò?". Perché, per estensione, se uno ha un micro-potere lo esercita cavandone un micro-vantaggio personale. Se no che ci fa?
"Il popolo italiano" è un meraviglioso ossimoro, che indica un insieme di individui individualisti (pun intended) che pensano solo a se stessi, che dello Stato se ne sbattono altamente. E i pochissimi "puri" che esistono, se messi alla prova duramente, finiscono per corrompersi al grido di "Ma che sono l'unico fesso?"

Battiato questo scriveva, nel lontano 1991. Non è cambiato niente. Anzi. E' peggio.

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
_ scritto il 10.09.2011 alle ore 15:07
Io uso tantissimo FoxyProxy che consente di cambiare proxy senza entrare nelle impostazioni
L'analogo per Chrome è ProxySwitchy!

Indipendentemente dal browser e dal sistema operativo, suggerisco XMarks, sincronizza i favorites tra browser diversi residenti su pc diversi (io ho mac e winzozz)
_ scritto il 01.09.2011 alle ore 20:27
E ricordiamoci sempre che non è colpa né di Berlusconi né di Tremonti, in quanto tutto è stato architettato dai tecnici del Tesoro... il ministro e il presidente del consiglio firmano qualunque cosa venga loro sottoposta, si sa...
_ scritto il 22.08.2011 alle ore 22:59
Io francamente invece credo che il problema sia proprio questo. A me pare che il loro intento non sia tanto quello di garantire che tutti i credi religiosi e l'ateismo abbiano il loro simbolo, quanto quello di rimuovere la croce.
Ed è questo che mi faceva dire all'inizio, e me lo fa ripetere ora, che certe battaglie non giovano alla causa, ma anzi rinfocolano gli estremismi.
La non discriminazione dovrebbe viaggiare di pari passo con la tolleranza. Chi si batte per la non discriminazione, quindi, dovrebbe battersi per la tolleranza. Chi si batte per la tolleranza non dovrebbe incoraggiare reazioni intolleranti.
E appare abbastanza evidente che, conducendo le cose in questo modo, si sarebbe giunti a questo punto. E siccome io sono nel fondo del mio cuore profondamente andreottiano ("a pensar male si fa peccato ma spesso ci si piglia") mi viene il sospetto che tutto questo sia stato pianificato a tavolino, per poter recitare il ruolo delle vittime, indipendentemente dall'esito della causa, visto che le reazioni dei cattolici oltranzisti sarebbero state virulente.
Invece di sollecitare la Port Authority nel passato, perché non hanno interessato il sindaco di New York?
Perché non è stata organizzata una campagna stampa mirata a mettere dei simboli rappresentativi di tutti?
Perché si è aspettata semplicemente una risposta senza fare nulla di più?
Io credo che due torti non facciano una ragione. E' un errore discriminare, ma è un errore combattere la discriminazione in questo modo. Altrimenti non si marca mai la differenza tra gli uni e gli altri. Non c'entra nulla, ma mi piacerebbe che accadesse più spesso il ringraziamento di Casini a Bossi, che per l'appunto ringraziava dell'insulto perché questo marca meglio la differenza... e ci tengo a dire che non sono un particolare estimatore di Casini, ma non si può non riconoscere che sia un animale politico.
A volte, un po' di "sana" politica, invece della ricerca dello scontro frontale, giova di più a qualunque causa.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:59
C'è un passaggio che mi manca. Come si arriva dalla dichiarazione di intenti che prevede l'autofinanziamento per il simbolo ateo alla causa per la non esposizione della croce?
Se c'è una causa significa che il permesso è stato negato?
Se è stato negato, ce n'è un'evidenza?
In ogni caso, pare che anche Bloomberg si sia pronunciato in favore della causa, dicendo che il giudice si esprimerà, e che intentare causa è diritto di chiunque.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:26
In questo articolo del NY Times veramente si dice altro, e precisamente che non appena è stato detto che la croce sarebbe stata spostata è partita una diffida con tanto di avvocati, dicendo che questa esposizione violava la costituzione...
http://www.nytimes.com/2011/07/29/nyregion/atheists-sue-to-ban-display-of-cross-shaped-beam-in-911-museum.html?_r=1
Scusami ma rimango della mia idea, questa storia è solo una ricerca di notorietà per gli atheists...
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 18:11
Io credo che sarebbe una discriminazione nel momento in cui fosse negata l'autorizzazione ad esporre altri simboli. Quello che hanno fatto gli atheists non è stato di richiedere l'esposizione di un simbolo che ricordi gli atei, ma chiedere di non esporre la croce.
Questo non mi sembra un atto mirato a combattere la discriminazione, ma una ricerca di pubblicità.
Ripeto, la discriminazione avviene quando è negato un diritto. Ma non si può, in nome di un sentimento anti-discriminatorio, impedire a chi vuole di esporre ciò che vuole.
L'affermazione "No other religions or philosophies will be honored" andrebbe approfondita. Siamo certi che soon state negate richeste di esposizione di simboli di altre religioni?
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 17:26
Riporto il comunicato stampa scaricato dal sito atheists.org (mi scuso con chi non conosce l'inglese ma non ho tempo di tradurre)
Dopo aver letto, sono francamente convinto che il signor Scott, tra l'altro recentemente promosso nell'ambito dell'organizzazione per il suo attivismo, abbia semplicemente cavalcato una tigre con il preciso scopo di suscitare una reazione che potesse essere amplificata. La "croce" è un pezzo di cemento che è lì da quando sono crollate le torri, quindi non è qualcosa di nuovo da aggiungere. Che poi la forma abbia ispirato qualche religious addicted è un altro paio di maniche.
E' un po' questo che lamentavo prima, le false bandiere dietro le quali sono orchestrate delle campagne mediatiche che non fanno bene alla causa, ma a chi le porta avanti...

ATHEISTS FILE SUIT TO BLOCK WTC MEMOIRAL "CROSS"

An atheist group is filing a complaint on Monday in an effort to
block display of the "World Trade Center Cross" which is schedule
to be part of a memorial display commemorating the 9/11 attacks.

The "cross," one of many thousands of t-joints in the WTC
construction, is part of the debris found at Ground Zero. From the
moment it was "discovered " in the rubble, the cross has attracted
devoted followers and worshipers who offer various supernatural
interpretation of its significance.

Plaintiffs in the state court lawsuit include American Atheists
and four New York City residents. The attorney for the action is
Edwin Kagin of Union, Kentucky.

Dave Silverman said that any government enshrinement of the cross
was an impermissible mingling of church and state. The "cross,"
which had been displayed appropriately at a church, was moved to
the 9/11 memorial on July 23, 2011.

"The WTC cross has become a Christian icon. It has been blessed
by so-called holy men and presented as a reminder that their god,
who couldn't be bothered to stop the Muslim terrorists or prevent
3,000 people from being killed in his name, cared only enough to
bestow upon us some rubble that resembles a cross. It's a truly
ridiculous assertion."

Mr. Silverman added, "This cross is now a part of the official WTC
memorial. No other religions or philosophies will be honored. It will
just be a Christian icon, in the middle of OUR memorial. As a public
accommodation, the memorial must allow us (and all other religious
philosophies) to include our own display of equal size inside the
museum, or not include the cross. Equality is an all-or-nothing
deal." More information, including the complaint filed on Monday
morning, is available at atheists.org
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 15:06
Non sono granché d'accordo con l'assenza di memoriali, Ground Zero è pieno di lapidi che ricordano nomi e cognomi di TUTTI i morti.
Se qualcuno decide di aggiungere qualcosa, non può porsi il problema che quel qualcosa non rappresenta tutti... altrimenti (e porto volutamente all'estremo il concetto) se decido di portare un fiore per un amico dovrei portarne 3000 perché altrimenti i 2999 si sentono discriminati...
Sono convinto che le discriminazioni siano altre, e pur credendo che sia necessario battersi perché nessuno sia discriminato, penso che alcune specifiche battaglie non giovino alla causa nel suo complesso, focalizzando l'attenzione sulla pagliuzza anziché sulla trave.
Per quanto attiene alla simbologia imposta, il problema credo non sia nella presenza o assenza del simbolo, quanto nel suo utilizzo. Era questo, ciò a cui mi riferivo quando parlavo dell'indifferenza delle mie figlie. Fortunatamente, la stragrande maggioranza delle scuole non fa uso alcuno del crocifisso (al di là, e neanche sempre, delle ore di religione): ho usato questo esempio perché penso che anche qui forma e sostanza siano molto distanti.
Ci sono viceversa dei casi dove la forma E' sostanza, ad esempio il funerale negato a Welby (ritenuto suicida), e tributato invece con tutti gli onori a Cal, braccio destro di don Verzé, suicida confesso per il peso dello scandalo del San Raffaele. Ecco, questa è una discriminazione che grida vendetta, e forma e sostanza sono totalmente coincidenti.
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 14:52
Ho commesso un lapis. Era Battiato (come immagino si sia comunque capito), non Bennato... ;-)
_ scritto il 21.08.2011 alle ore 12:37
Ho letto l'intera intervista e francamente mi è sembrata patetica. C'è una tale voglia di autoassoluzione, che si liquida con una frasetta il disastro compiuto privatamente nei confronti della moglie e dei figli. La frasetta è "Quando sei padre le scelte in questo ambito, giuste o sbagliate che siano, se date in pasto alla pubblica opinione fanno male non a te ma ai tuoi figli". Ma come sarebbe a dire, "se date in pasto alla pubblica opinione"? Perché, se fosse rimasto tutto coperto i figli non avrebbero sofferto?
Sono sempre molto sorpreso di come una categoria di persone si autogiustifichino facendo ricorso alla macchina del fango. Il problema non è la macchina del fango, che sicuramente è un problema, ma viene dopo. Prima, in casi come questi, viene l'etica. L'etica di un uomo, l'etica di un politico, l'etica di un amministratore.
L'etica di un uomo, con i suoi doveri verso la famiglia. Non è stato costretto con la forza a riprodursi, ma se lo ha fatto non può, in considerazione del fatto che "è stanco e stressato", compiere atti che possono provocare sofferenza ai figli. E non ne faccio una questione di trans o puttane, ne faccio una questione di rispetto per la madre dei suoi figli; il venir meno di questo rispetto provoca sofferenza.
L'etica di un político, eletto da persone per le quali si presuppone che rappresenti qualcosa, un'idea, un sistema valoriale. All'interno di questo sistema valoriale il sesso non si paga, né omo né etero né trans. Non si paga e basta, e come sempre più spesso si dimentica, chi guida dovrebbe essere da esempio. E qualora non ci si riconosca in quel sistema valoriale, almeno si facciano le cose per bene. C'è anche questo, nell'etica della politica. In questo caso si può pensare che si scivoli, ma almeno lo si faccia con le cautele del caso, non "parcheggiando la macchina di servizio lontano".
L'etica dell'amministratore, che non si rende ricattabile dal primo venuto.
Questi comportamenti sono ascrivibili all'ebbrezza del potere, in forza della quale in una posizione di potere qualunque abuso è consentito, qualunque comportamento è consentito, qualunque nefandezza è consentita (ivi compresa quella di negare l'evidenza come giustamente messo in risalto).
Povera patria, come disse Bennato quattro lustri fa. Sempre peggio.

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