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_ scritto il 29.11.2013 alle ore 11:00 _ 163346 letture
Oggi vi sottopongo l'interessante intervento di Greta Christina alla convention Skepticon, nelle cui argomentazioni mi riconosco in pieno. Colgo l'occasione per estrarre i concetti principali riguardanti la domanda alla base del video - che trovate alla fine del post e che vi consiglio comunque di vedere per intero.
Perché noi atei siamo così arrabbiati?
Semplicemente perché abbiamo parecchi - legittimi - motivi per cui esserlo.
Siamo arrabbiati perché la maggior parte della gente tende a vedere una persona atea come meno affidabile e responsabile, e con una dubbia moralità. In America, per esempio, solo il 45% delle persone voterebbe per un presidente ateo, e qualche decina di anni fa una persona atea aveva, per legge, meno diritti rispetto ad un credente. Ad alcune persone atee viene addirittura rifiutata la custodia dei loro stessi figli (e stavolta non parlo degli anni 60-70, parlo di adesso).
Siamo arrabbiati perché in alcune parti del mondo se ti dichiari ateo vieni perseguito e anche ammazzato.
Siamo arrabbiati perché in molte scuole è ancora necessario combattere vere e proprie battaglie per insegnare l'evoluzione a bambini e ragazzi. E perché gli insegnanti di scienze trattano l'insegnamento dell'evoluzione in maniera volontariamente superficiale, per evitare di dover ricevere proteste e insulti dai genitori fondamentalisti.
Siamo arrabbiati con i preti che convincono le mogli ad accettare i propri mariti perché questa è la volontà di dio, anche se questi sono soliti usare violenza - verbale e fisica - contro di loro.
Siamo arrabbiati perché il karma e la reincarnazione vengono utilizzati come scusa per il sistema delle caste in India. E che alle persone nate nella povertà e nella disperazione venga detto che è colpa loro perché devono aver fatto qualcosa di veramente brutto in una vita precedente.
Siamo arrabbiati perché le persone in Africa sono terrorizzate, torturate, mutilate e uccise a causa delle accuse di stregoneria.
Siamo arrabbiati perché molti genitori e leader religiosi terrorizzano i bambini con storie vivide e traumatizzanti di brucianti torture eterne per assicurarsi che saranno troppo spaventati anche solo per mettere in dubbio la religione.
Siamo arrabbiati perché i bambini vengono spinti dalla religione a odiare ed essere terrorizzati dai propri corpi e dalla loro sessualità. E siamo oltremodo arrabbiati del fatto che le bambine vengano indotte ad aver paura della loro femminilità e che ai ragazzi venga insegnato dalla religione ad odiare e ad aver paura di un orientamento sessuale diverso da quello "canonico".
Siamo arrabbiati perché nei culti fondamentalisti mormoni alle ragazze viene insegnato sin dalla nascita che saranno tormentate per l'eternità dopo la loro morte se non sposano il marito che viene loro imposto dal prete. E ai ragazzi che mostrano segni di orientamento sessuale diverso da quello etero viene detto che saranno tormentati per l'eternità dopo la loro morte se non sopprimono la loro sessualità "deviata".
Siamo arrabbiati perché a Salt Lake City, nello Utah, il 48% di tutti i teenager senza fissa dimora sono gay e la maggior parte di loro è stata cacciata di casa dai loro genitori fondamentalisti.
Siamo arrabbiati del fatto che gruppi di studenti atei che vogliono organizzare club studentesteschi siano sistematicamente ostacolati dall'amministrazione scolastica.
Siamo arrabbiati per quella ragazza musulmana a cui è stato detto dagli insegnanti della sua scuola pubblica che le strisce rosse nei bastoncini di zucchero di Natale rappresentano il sangue di Cristo e che se non si fosse convertita sarebbe stata condannata all'inferno e non ci sarebbe stato posto per lei nella sua classe.
Siamo arrabbiati neri con quei preti che stuprano i ragazzini e poi gli dicono che l'hanno fatto perché è la volontà di dio. E siamo altrettanto arrabbiati con la Chiesa Cattolica che coscientemente, deliberatamente e ripetutamente per anni ha agito per proteggere e tenere il più possibilenascostiquei preti che hanno violentato bambini, mettendo la reputazione della chiesa davanti all'incolumità e all'integrità - fisica e morale - dei bambini ad essa affidati.
Siamo arrabbiati perché immediatamente dopo l'11 settembre le persone musulmane sono state oggetto di pesanti attacchi per il solo fatto di essere musulmane.
Siamo arrabbiati perché la statua del Buddha in Afghanistan, una monumentale opera d'arte vecchia di 1500 anni, è stata distrutta con la dinamite dai talebani perché l'idolatria è considerata contro la legge di dio.
Siamo arrabbiati perché alle bambine viene reciso il clitoride a causa degli insegnamenti della religione dei loro genitori. E siamo oltremodo arrabbiati perché c'è gente che ha il coraggio di difendere la religione quando si parla della mutilazione genitale femminile, farfugliando cose come "eh, ma in realtà c'è stato un fraintendimento, la nostra religione non dice proprio così, perché i testi sacri bla bla bla bla".
Siamo arrabbiati perché grazie alla religione islamica le donne che fanno sesso fuori dal matrimonio, o che frequentano persone al di fuori dei dettami della loro religione, o che passano il tempo con amici maschi, o che disubbidiscono a parenti maschi, vengono giustiziate. E siamo arrabbiati perché le donne che sono state stuprate vengono giustiziate per adulterio e quelle che subiscono un pestaggio e finiscono in prigione per questo motivo sono le "fortunate".
Siamo arrabbiati perché per la religione islamica le bambine di 9 anni possono essere costrette a sposarsi contro la loro volontà.
Siamo arrabbiati perché una bambina brasiliana di 9 anni, a seguito di uno stupro, ha subito un aborto e la chiesa cattolica ha scomuicato il dottore che ha praticato l'aborto e la famiglia, ma non certo l'uomo che l'ha stuprata.
Siamo arrabbiati per il fatto che in 13 degli Stati Uniti i centri di assistenza all'infanzia gestiti da organizzazioni religiose non sono obbligati per legge ad aderire agli standard base di salute e sicurezza.
Siamo arrabbiati perché bambini seriamente malati e bisognosi soffrono e muoiono perché i loro genitori credono nella guarigione tramite la preghiera o credono che i trattamenti medici faranno arrabbiare il loro dio.
Siamo arrabbiati per quello che è capitato a Galileo. E siamo arrabbiati per il fatto che la Chiesa Cattolica si è scusata solo nel 1992.
Ci arrabbiamo ogni volta che i leader religiosi usano la religione e la fede delle persone in modo opportunistico per rubare, per imbrogliare, per mentire, per manipolare illegalmente eventi politici e non, per trarre benefici economici e di qualsiasi altra natura. E ci arrabbiamo altresì quando la gente viene a conoscenza di tutte queste cose e continua a dire che l'ateismo è male, perché senza religione le persone non avrebbero basi morali o etiche (uahahahhaha! NdDarsch).
Ci arrabbiamo quando i fedeli si permettono di criticare e accusare gli atei senza aver mai parlato seriamente con uno di loro o senza aver mai letto nessun loro articolo o post. E' così difficile entrare in Google, scrivere "ateismo" e cliccare su "Cerca"?
Ci arrabbiamo quando un credente afferma che l'immensità e inimmaginabilità dell'universo è stata creata interamente per la razza umana, e un ateo al contrario gli risponde che l'umanità è una parte infinitesima, insignificante del tutto, e a quel punto il credente lo accusa di essere... arrogante.
Ci arrabbiamo quando i credenti ci definiscono intolleranti, meschini, altezzosi, piagnucolosi, arrabbiati, senza spiegarci perché noi abbiamo torto e loro hanno ragione.
Siamo arrabbiati perché ne dobbiamo sapere più noi che i credenti della loro dannata religione!
Ci arrabbiamo ogni volta che un credente dice che siamo intolleranti semplicemente perché non siamo d'accordo con lui e con la sua religione!
Ci incazziamo come delle bestie quando un credente ci chiede candidamente "ma perché dovete essere così arrabbiati?", come se dovesse per forza essere scontato che non può esserci nulla di sbagliato nella religione ma deve esserci per forza qualcosa di sbagliato in noi.
Ci arrabbiamo quando pensano che diamo la colpa della crudeltà insita nell'umanità solo alla religione, perché questo non è affatto vero.
Crediamo tuttavia che la religione sia unica e che le cose che rendono la religione unica sono esattamente le stesse cose che la rendono capace di causare danni terribili: credere in esseri invisibili, voci non udibili, entità intangibili, forze impercettibili ed eventi e giudizi che hanno luogo solo dopo la nostra morte. Manca di fatto un riscontro nella realtà. Di conseguenza la religione risulta corazzata contro le critiche, gli interrogativi, l'auto-correzione e in generale contro qualsiasi cosa gli possa impedire di trasformarsi in qualunque estremismo concepibile da mente umana.
Non siamo arrabbiati perché siamo egoisti o perché non c'è gioia nel significato che diamo alle nostre vite. Non siamo arrabbiati perché nel nostro cuore c'è un buco a forma di dio. Lo siamo perché abbiamo compassione e senso della giustizia, e perché vediamo i terribili danni che vengono inflitti a molte persone in nome della religione. Siamo arrabbiati perché vogliamo che tutto questo finisca.
Non siamo arrabbiati perché c'è qualcosa che non va in noi. Siamo arrabbiati perché c'è qualcosa di giusto in noi.
Ho imparato attraverso l'amara esperienza la più grande delle lezioni, conservare la mia rabbia, e come il calore conservato si trasforma in energia, allo stesso modo la nostra rabbia controllata può essere trasformata in una forza in grado di muovere il mondo. Mohandas Karamchand Gandhi
Grazie a Il Gobb per avermi fatto conoscere il video di Greta. ;)
_ Commento di Il_Gobb _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 11:50
Amen fratello! :D
PS: ti è sfuggito un "leggitimi" all'inizio!
_ Commento di Darsch _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 11:51
Ooops, grazie! ;)
_ Commento di Serena _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 13:48
Condivido ogni singola parola. La conoscenza dei testi cosiddetti sacri è molto più diffusa tra chi non crede perché la conoscenza, è, per definizione, antitetica rispetto alla fede. Da ciò deriva che una posizione critica abbia molto più a che fare con riflessione e ragionamento, rispetto alla semplice, supina, sottomissione a un dogma indiscutibile perché trascendentale. Posso aggiungere un'ulteriore delitto ai molti che hai elencato tu: sevizie e torture praticate, per secoli, su individui affetti da disturbi mentali, completamente incapaci di difendersi, nel tentativo di "liberarli" dal demonio. Il demonio, il tizio rosso, con le corna e la barbetta, si.
_ Commento di Ryo _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 13:52
Allà è grande!
_ Commento di Ryo _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 14:13
Io sarò più venale: non vogliamo parlare del conticino in sospeso fra lo stato Italiano (cioè noi che paghiamo le tasse) e lo stato estero di Città Del Vaticano (8 per mille, IMU, insegnanti di religione ecc.)?
_ Commento di Meg _
_ scritto il 29.11.2013 alle ore 14:16
Non hai parlato degli ebrei "deicidi" e di tutti i pogrom a cui sono stati sottoposti. Poi, quella bambina che tempo fa fu uccisa sbattendola contro il muro da un prete perché non smetteva di piangere e quindi doveva essere posseduta (sempre dal tizio rosso) Te ne dico un'altra... "Guardati dai segnalati da Dio". Testuali parole sentite da me: chi ha macchie, segni, deformità, è stato toccato da Dio che gli ha messo un marchio per avvisare che è cattivo... "infatti è tutta gente rabbiosa, incattivita, da non fidarsi". E sfido io! Attenzione: da agnostica, credo che se esiste un Dio sia ben diverso (per fortuna) dall'orrido orco con la frusta che si immaginano queste persone, le quali nell'aldilà saranno messe in una casa di correzione per un bel po' per imparare dove hanno sbagliato... NON credo che finiranno all'inferno ad essere tormentate per sempre, perché se no sarei come loro.
_ Commento di Ryo _
_ scritto il 03.03.2022 alle ore 15:24
Darschu spammato, Darschu sfortunato!
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