doc Potpourri videoludico primavera-estate: parte 2 - Endless Space, Far Cry 3, Far Cry 3 Blood Dragon, Gone Home, Guacamelee, Gunpoint, Hammerwatch, Machinarium
_ scritto il 07.08.2014 alle ore 15:22 _ 5126 letture
[parte 1]

Endless Space

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Siete appassionati di giochi di strategia come Civilization? Bene, bravi. E siete anche appassionati di fantascienza? Allora non potete lasciarvi scappare questo ottimo strategico a turni ambientato nelle infinite vastità dell'universo. E' possibile scegliere una delle nove civiltà uniche presenti nel gioco, oppure creare la propria. La vittoria è sancita in modo piuttosto classico: bisogna soddisfare i requisiti (economia, diplomazia e supremazia) per quella particolare partita. Le mappe sono generate in maniera dinamica e sono formate da diversi sistemi i quali, a loro volta, possono contenere fino a sei pianeti, ognuno con le proprie peculiari caratteristiche. Gli spostamenti sono affidati a "stringhe cosmiche" che connettono tra loro i vari sistemi. Per il resto siamo decisamente in linea con gli standard del genere: diplomazia, progressi scientifici e tecnologici, creazione di flotte di navi per conquistare sistemi, pianeti e civiltà, e anche un complesso sistema economico basato su risorse base (industri, alimentare, scienza e una sostanza, chiamata Dust, ereditata dall'antica e potente civiltà degli Endless ormai estinta). Interessante il sistema di combattimento che sfrutta un motore semi-realtime diviso in tre diverse fasi: corto, medio o lungo raggio. Se vi ho stuzzicato con queste poche righe vuol dire che dovete assolutamente comprarlo.

Far Cry 3

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Autentico mostro sacro che ho aspettato un bel po' prima di giocare - per motivi esclusivamente economici - ma che non potevo certo lasciarmi scappare. Far Cry 3 è un grande FPS open-world ambientato su un'isola tropicale in cui verremo catturati da un branco di pazzi scatenati senza scrupoli. La trama è abbastanza basilare e carente di colpi di scena o particolari tocchi di classe, ma fortunatamente non è quello il fulcro del gioco. La cosa bella di questo titolo è la libertà lasciata al giocatore, molto simile a quanto sperimentato nei titoli della serie Assassin's Creed - dei quali (non a caso, visto gli sviluppatori sono gli stessi) si sente il profumo in più di un'occasione durante l'esplorazione delle ambientazioni, ad esempio quando dobbiamo sbloccare nuove aree della mappa. L'isola è ricca di risorse animali e vegetali da spremere per trarne benefici di ogni genere ed è dissemitata da avamposti nemici da catturare e da una pioggia di side-quest che vi terranno amorevolmente occupati per decine e decine di ore. La varietà di mezzi di trasporto non è quella di un qualsiasi GTA, ma si difende bene e alcuni di questi sono piuttosto divertenti da guidare. Stesso discorso per quanto riguarda le armi, anche se ho apprezzato particolarmente il sistema di potenziamento e modifica. L'arco, tuttavia, rimane in assoluto l'arma più affascinante del gioco, oltre ad essere tremendamente letale. Chiudono il cerchio i punti esperienza guadagnati nel corso del gioco che ci permettono di sbloccare doti e abilità, e di potenziare caratteristiche del personaggio. Davvero un bel gioco, se siete anche voi dei ritardatari come il sottoscritto, ve lo consiglio.

Far Cry 3 Blood Dragon

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Prendete tutto quello che ho appena scritto per Far Cry 3 e catapultatelo all'interno di un'avventura di fantascienza anni '80 con protagonista uno di quei classici eroi spacconi, irriverenti e tremendamente divertenti, di nome Rex "Power" Colt. Aggiungeteci scene di intermezzo con grafica in stile Amiga, dialoghi assolutamente geniali ed esilaranti, e una serie di armi una più rozza dell'altra, e avrete una leggerissima idea di quello che vi aspetta. Blood Dragon è un'espansione stand-alone per Far Cry 3 uscita a maggio del 2013, quindi il motore di gioco è sostanzialmente lo stesso, quello che che cambia è l'ambientazione (un'isola retrofuturistica esplorabile), la grafica (molto fluo, sembra di stare all'interno di Geometry Wars) e gli elementi di gameplay legati alla progessione del personaggio e all'esplorazione (abilità sbloccabili, armi, potenziamenti, fauna incontrata, e via discorrendo).
Indubbiamente uno dei giochi più divertenti a cui abbia giocato nell'ultimo anno.

Gone Home

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Bellissima avventura grafica che vi mette nei panni di Kaitlin Greenbriar, una ragazza che torna nella sua casa nell'Oregon e trova un messaggio di sua sorella Samantha che le chiede di non cercarla. Da quel momento inizia l'esplorazione della magione, stranamente vuota, e di tutti i suoi segreti. Attraverso un semplice sistema di controllo potrete spostarvi tra i vari ambienti, raccogliere e attivare oggetti, aprire cassetti e armadi, e via discorrendo. Lentamente scoprirete una serie di indizi che vi condurranno ad altri e che, piano piano, dipingeranno un quadro sempre più completo della situazione. Se avrete la pazienza di leggere ogni foglio, libro o messaggio che troverete, verrete ricompensati da una trama affascinante e anche molto toccante, per i temi che tratta.
Il gioco purtroppo non dura molto, ma a me è piaciuto davvero tantissimo.

Guacamelee!

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Comprato ad occhi chiusi perché attratto dai trailer e dagli screenshot in giro per la rete, Guacamelee si è rivelato un divertentissimo platform ispirato dalla cultura e dal folclore messicano. Si tratta di un action/platform in stile Metroid, in cui cioè alcune aree sono interdette fino a quando non si è in possesso di un'abilità/arma particolari, che però integra un sistema di combattimento piuttosto appagante (soprattutto se giocato con il joypad): col progredire dell'avventura il protagonista passerà dagli attacchi base a un sistema sempre più complesso e ricco di combo, con nuove abilità e addirittura la possibilità di spostarsi tra il mondo dei vivi e la terra dei morti. Tutte queste potenzialità sono state sapientemente sfruttate dagli sviluppatori per la creazione di puzzle e aree in cui l'abilità del giocatore è messa a dura prova, specialmente in occasione degli scontri con gli immancabili boss. La ciliegina sulla torta è rappresentata dall'atmosfera goliardica e dalla grafica davvero ispirata. Consigliatissimo!

Gunpoint

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Uno tra i più divertenti giochi di questo pacchetto - ma anche, ahimé, il più breve - è senza dubbio Gunpoint, uno stealth puzzle-platform che vi mette nei panni della spia freelance Richard Conway alle prese con una spy-story intrigante e ben congegnata. Il gameplay è davvero brillante: dovrete infiltrarvi in vari edifici per compiere la missione di turno, stando ovviamente attenti a non essere scoperti dalle guardie e per farlo potrete sfruttare le vostre abilità e il vostro equipaggiamento al fine di evitare o manipolare le misure di sicurezza presenti all'interno delle varie stanze. Tutto ciò si tradurrà nella maggior parte dei casi nella gestione dei cavi che collegano diverse componenti (interruttori, sensori, torrette, allarmi, porte, ecc...) per distrarre o mettere fuori combattimento le guardie, oppure per non farvi scoprire e/o raggiungere parti dell'edificio altrimenti interdette. Aggiungeteci una piacevolissima grafica retrò e una giocabilità davvero versatile, e avrete un'idea sulle potenzialità di questo titolo. Da giocare! ^^

Hammerwatch

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Avete presente Gauntlet e in generale tutto quel filone di hack'n'slash fantasy votato all'esplorazione, il loot e il massacro di grosse quantità di mostri? Bene, aggiungeteci una struttura dei livelli complessa e generata dinamicamente, boss che vi faranno sudare e un ottimo sistema di potenziamento delle abilità, e preparate i joypad (o le tastiere) ad essere letteralmente massacrate, perché Hammerwatch è - semplicemente - una droga.

Machinarium

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Machinarium è un'avventura-puzzle punta-e-clicca uscita ormai ben 5 anni fa che, clamorosamente aggiungerei, in tutti questi anni non avevo ancora giocato. E mai come in questo caso vale il detto "meglio tardi che mai", perché se non mi fossi accorto della sua esistenza avrei rischiato di perdere un vero e proprio capolavoro. Graficamente superlativo nella sua semplicità e poesia, questo titolo vi mette alla guida del piccolo robot Josef che, abbandonato in una discarica, riesce a ricomporsi e a dirigersi verso la città, dove lo attende una bellissima avventura. Di base ci troviamo di fronte ad una avventura grafica punta-e-clicca piuttosto classica, ma l'intera storia è condita da puzzle ed enigmi - piuttosto intriganti e alcune volte molto originali - che metteranno a dura prova le nostre sinapsi.
Un piccolo gioiello, assolutamente consigliato se vi piace il genere.

[parte 3]
Darsch
_ chiavi di lettura:videogiochi, pc, recensioni, potpourri, strategia, fps, avventura, azione, platform, puzzle, avventura grafica

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