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_ scritto il 09.11.1999 alle ore 21:00 _ 3276 letture
REBELLION JOURNAL Vol. 3 by Darsch
Darsch non stava più nelle palle (o nella pelle, a seconda dei punti di vista): aveva sempre sognato di poter comandare una nave come quella, ed ora che il suo sogno si era finalmente realizzato, non riusciva a crederci. Iniziò i preparativi: reclutò gli uomini che avrebbero formato l'equipaggio della nave (circa 1000 persone), organizzò i ruoli al suo interno e impartì ordini e procedure standard per quanto riguarda il suo funzionamento generale. Tutto era pronto, rimaneva solo una cosa da fare…: imparare a guidarla! Si aggregarono anche Fizban e Azatoth, anche loro desiderosi di imparare a pilotare i loro caccia stellari. Dopo ore ed ore di duro esercizio, finalmente tutti e tre riuscirono a padroneggiare alla perfezione il mezzo (Azatoth ancora confondeva il freno con la frizione). "E mo' che famo? Io m'annoio qua senza fa' ‘n cazzo!" "Inventatevi qualcosa…!!" Fizban ebbe una brillante (si fa per dire!) idea: decise di spronare i tecnici addetti alla costruzione delle apparecchiature e all'assemblaggio delle navi, visto che, a quanto pareva, non stavano svolgendo bene il loro lavoro. Ebbero l'idea di fingere un falso attacco imperiale di lì a 30 giorni, in modo da far impaurire gli operai ed aumentare notevolmente il loro rendimento. Il piano era questo: con una qualsiasi scusa, si sarebbero allontanati dal pianeta e, dopo qualche ora, sarebbero tornati in tutta fretta sbandierando ai quattro venti un (falso) piano di battaglia imperiale che prevedeva un'invasione massiccia esattamente dopo 1 mese. Il neo-capitano di Nebulon-B si stava trastullando mentre Fizban ed Azatoth saltarono in iperspazio. Solo nei suoi più remoti sogni aveva lontanamente sperato di sedere su quella poltrona, in quell'immenso ponte di comando. L'aria era tranquilla, e Darsch si concesse un lungo sospiro di sollievo e felicità. "Capitano! CAPITANO!!" "Che cosa c'è? Che ti urli?!?" "Capitano, signore…imperiali…tanti…un attacco…almeno 10 Victory signore…" "Oh oh oh … hai sempre voglia di scherzare, Ugo!" "Signore, non sto scherzando! Ci stanno puntando…siamo in pericolo!" "Sì sì, va bene…ora basta però, lo scherzo è bello quando dura po…rca troia!! Allarme! Allarme Cristo!!!!! Ci stanno sparando!! Che cosa sono?" "Missili Rocket signore!" "Porco Giuda questi ci sfondano … leviamoci di qui! Alla svelta!!" "Si-si-signore…temo si-sia troppo tardi!" "Siamo sfottuti … merda!" L'impatto con il primo missile fu violentissimo, un terzo della nave venne letteralmente "addobbata", piegata, sfondata…già al secondo missile quasi la totalità della Fregata che fino a qualche minuto prima Darsch era così tanto fiero di possedere, si stava lentamente ma inesorabilmente vaporizzando. E non vi dico che c'erano altri 5 missili in rotta di collisione perché sono un signore … ops! L'ho detto…! [Voce carica di enfasi e rotta, di tanto in tanto, da lenti sospiri di tristezza] Il cosmo iniziò a popolarsi di silenziosi e sinistri bagliori e un mare di capsule di salvataggio fecero capolino dai relitti delle navi. Sembrava l'apocalisse, il giudizio universale: 8 Fregate spazzate via nel giro di 37 secondi. 5000 piccole, pallide "bare" galleggiavano nello spazio, attirate dal pianeta che, ignaro (ma non per molto), proseguiva la sua mera esistenza, senza sapere che, con grande probabilità, proprio quel giorno, questa volgeva al suo termine. [Riprendere a leggere normalmente] Anche l'ultimo membro dell'equipaggio (che era andato a fare la cacca) poté mettersi in salvo. Ma purtroppo quei moduli di salvataggio erano stati progettati per trasportare chi li occupava, non certo per reggere continui urti con altre capsule. Per questa ragione solo 1500 persone riuscirono a salvarsi, e in poco tempo si riunirono tutte insieme in quello che un tempo era considerato il fulcro della ribellione! Tra lacrime e grida di disperazione, si levò un grido!! Era Azatoth che, correndo all'impazzata, mostrava loro un pezzo di carta tutto spiegazzato: "Presto! Presto! Mettiamoci al lavoro!! Gli imperiali verranno qui tra 1 mese!! Sbrighiamoci! Gli imperiali ver…uh? Ehm … - si guardò intorno - …sono…sono già arriva…ti?" "Secondo te?" "Ah…allora…questo non serve più, giusto…?" "…" "Ok…lo metto via…" "…" "Ok…metto via anche me…ci vediamo dopo…" Dopo qualche ora i superstiti riuscirono a far ragionare il cervello e presero una decisione di comune accordo: spostarsi verso l'avamposto ribelle più lontano e meglio attrezzato che la ribellione possegga, e da lì contattare e radunare tutti gli altri pianeti e satelliti colonizzati dall'Alleanza. Durante il viaggio, Fizban fece uno stranissimo sogno: sognò il padre Gandalf come non l'aveva mai visto. Aveva l'occhio spento, un fare lento e sconsolato … si comportava come se si fosse arreso, era malconcio e seminudo. Dietro di lui si stagliava una figura enorme, scura, che lo sovrastava. Vide il padre che tentava di gridare, forse per chiedere aiuto, ma nessuna parola gli usciva dalla bocca, neanche il più impercettibile dei sospiri. Il giovane Jedi si svegliò di soprassalto: era solo, tutti erano già scesi da un pezzo. Il pianeta, "Lianna", era tutto sommato molto accogliente: i suoi 3 soli procuravano calore e illuminazione 24 ore al giorno, e le piuttosto numerose foreste e corsi d'acqua lo rendevano un piccolo gioiello in una galassia tanto arida e desolata. Iniziò la vera e propria riorganizzazione ribelle. Vennero a conoscenza che solo 5 avamposti su 10 erano ancora attivi, e avevano a disposizione, fino a quel momento, 200 Trasporti, 300 Caccia, 14000 Persone e 50 Corvette Corelliane. Inoltre si seppe che in un pianeta non lontano da lì, "Nonna", una gentile signora era disposta a cucinare lasagne e cannelloni per tutta la ribellione. Si venne a sapere in seguito che si trattava niente meno che della nonna di Darsch. "Regà … io me rompo a sta qua!" "E te pareva … ! E' mai possibile che devi per forza sempre avere qualcosa da fare?" "E certo, ao'! Ma che te credi! Io so uno de quei tipi pratichi che si nun fanno gnente è ‘a morte cerebrale loro!" "'namo bene…" "M'è venuta ‘n'idea regà … annamo da mi' padre su Coruscant!!" "Ma te sei scemo! In culo alla balena vuoi andare?" "E che te frega, scusa? C'hai qualcosa da perde? Guardate intorno! Semo 4 gatti in un mare di topi gigante, che cazzo voi fa'?!?" "Bella metafora!" "Grazie, secco … anche se non so' che vor di' metafora! Allora? Ce venite?" "Vabbè, io ci sto…non so gli altri…" Dopo parecchie ore di tira e molla, Fizban e Azatoth riuscirono a convincere anche Darsch e Chewgehnna… "CHI?" Chewgehnna! "E chi è?" Come chi è, ‘a Fizban? Non te lo ricordi? Il Wookiee…? "Aaaaaaahh! ‘a palla de pelo!! Giusto giusto, numme stavo a ricordà, scusame tanto…sai che c'è, ultimamente non s'è visto molto, quindi me l'ero scordato!! Scuseme narrato'!!" Niente, figurati … hem … dicevo: riuscirono a convincere anche Darsch e Chewgehnna, e di lì a poco partirono alle volte di Coruscant (che si pronuncia "corussant", come insegna l'Episodio I). Arrivati sul pianeta, vennero accolti inaspettatamente da moltissime guardia armate e qualcuna delle famigerate ‘guardie Rosse'. "Ragazzi, ma sembra che ci stavano aspettando!" sussurrò Darsch. "Sì è vero … io ho paura!" rispose Azatoth. "Tranqui regà, ce sto io che ve proteggo!!" aggiunse Fizban. "Aaahhh UUUuuuhhhh UUUUUAAAaaaahhh…" "Statte zitto te, che manco ce stai!!" Vennero condotti in una stanza dove gli fu ordinato di attendere. Qualche minuto dopo una porta si aprì, e una figura alta e minacciosa iniziò ad avvicinarsi a loro. "Regà, cristo, quello e' Thrawn!" "Chi?" "Thrawn! Quello che ho conosciuto sulla Kristostroyer un po' de tempo fa!!" "Ah sì, Thrawn!" "Come ‘tirato' in inglese?" "No è con la A…" "Ah…"
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