
_ scritto il 29.05.2009 alle ore 13:28 _
4092 letture
Questo articolo ha aperto un'interessante dibattito nella sezione dei commenti. Se volete ne possiamo discutere anche qui. La mia opinione è che piuttosto che non votare o annullare la scheda, bisognerebbe votare uno dei partiti cosiddetti “minori”, in base al loro programma. Ce ne sarà almeno uno che rispecchia le vostre idee, no?
Tra l'altro il sistema è proporzionale, quindi il voto non sarebbe affatto sprecato, perché potenzialmente vedrebbe comunque una rappresentanza di quel partito (piccola o grande, dipende da noi) al Parlamento. E avere dentro qualcuno che la pensa come noi, anche se in piccola parte, non è cosa da poco, secondo me. Il problema è che se 10 persone la pensano cosi', e altre 20 invece dicono che è inutile votare per i partiti minori, ecco che quella rappresentanza si volatilizza…
E' una questione di compiti. Il mio compito, da cittadino, è quello di valutare le scelte che mi si presentano dinnanzi, in base alle idee, ai propositi, alle azioni, alla coerenza e agli ideali di chi dovrebbe rappresentarmi in Parlamento, e poi votarlo, dargli la mia fiducia. Il compito di chi sta dall'altra parte è accollarsi la responsabilità di avere persone che contano su di loro, rispettare le promesse fatte e agire per difendere gli interessi di chi ha riposto fiducia in loro. Se questo non succede, benissimo, ammetterò di aver sbagliato, di essermi fidato di chi non la meritava. Affermare che il sistema è tutto malato, e che è inutile votare visto che i partiti non fanno mai gli interessi di chi li vota, vuol dire aver perso la speranza che ci sia anche solo una persona sincera e dai buoni propositi in mezzo a quel calderone. Vuol dire però anche smettere di cercare chi lo fa per passione e non per mero interesse. C'è sicuramente anche solo un misero candidato che ispira la nostra fiducia più degli altri, che ci sembra lo faccia per passione sincera. Votiamo lui! Magari, guarda un po', gli serve proprio la nostra spinta per uscire dal mucchio, per arrivare a poter fare qualcosa di concreto.
Votare è l'unico mezzo che abbiamo per dire la nostra. Fuori dalle urne restiamo pupazzi manovrati da chi fino ad ora si è sempre fatto gli affari suoi. E anche se c'è solo l'1% di possibilità di trovare, nel marasma, qualcuno che possa prima di tutto fare i nostri interessi, vale la pena continuare a cercare.
Cavolo, io sono in questa Lista Civica nel mio comune e sentirsi dire "son tutti uguali" fa veramente incazzare. Non ti conoscono neanche, però per la legge dei grandi numeri sei come tutti gli altri.
Come ha detto Travaglio parlando del suo nuovo giornale Il fatto (ABBONATI!!!!) "Dato che non ci facciamo finanziare dallo stato, ma dai lettori, se non ce ne sono abbastanza, lo chiuderemo. Poi se qualcuno mi viene a chiedere perchè non faccio un giornale, lo prendo a calci in culo"