doc Decreto interpretativo?!
_ scritto il 05.03.2010 alle ore 22:38 _ 4031 letture

tratto da Repubblica.it

Tira tardi il Consiglio dei ministri, per varare in 35' un decreto interpretativo che dà il via libera alla candidatura di Formigoni in Lombardia e forse alla lista del Pdl nel Lazio, dove comunque c'è già il listino della Polverini. Tira tardi, non cerca sponde il governo: spera nella disponibilità di Napolitano, non consulta l'opposizione che appare, sul tema, insolitamente unita. Il segretario del Pd Bersani parla di trucco, il suo compagno Marino di "procedure stravolte", il leader dell'Idv Di Pietro chiede alla gente di andare in piazza. Anche per i radicali, pacifici per definizione, il decreto legge è eversivo. Berlusconi risponde che è l'unico modo per ridare il voto a milioni di persone. Ed ecco così il via a un decreto interpretativo: in teoria, non dovrebbe apportare modifiche alla legge, ma solo precisarne il significato. Ma in pratica, cambia il quadro ed è destinato ad accendere polemiche. Il governo si aspetta già questa sera un parere di Napolitano.
[...]



Interpretate questo, per cortesia:

AVETE ROTTO LE PALLE!
Darsch
_ chiavi di lettura:governo, legge, elezioni, politica

_ potrebbero interessarti


_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 05.03.2010 alle ore 22:52
http://nonleggerlo.blogspot.com/2010/03/linterpretativo-non-me-lo-potete.html
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 06.03.2010 alle ore 00:08
Napolitano ha firmato (ma dai?!): http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/02/27/visualizza_new.html_1708895521.html

Questa cosa è gravissima, non ho parole...
_ Commento di Threepwood _ profilo homepage
_ scritto il 06.03.2010 alle ore 12:33
Ho letto tutti e tre gli articolo con estrema attenzione, ma probabilmente mi sono perso qualche evento passato e non riesco a collegare per bene quanto letto ad un significato logico.

Potresti spiegarmi in breve cosa è riuscito a farsi interpretare Berlusconi?

Inutile dire che son già disgustato per il fatto che cerchi di interpretare leggi solo per sostenere la sua mafiosissima persona e il suo governo di merda. Penso che, non appena mi verrà spiegato il tutto, probabilmente vomiterò verde.
_ Commento di LuPoN _ profilo homepage
_ scritto il 06.03.2010 alle ore 14:43
Secondo me, se han fatto la cazzata (perchè gli pesava il culo, come pesa a tutti coloro che ci governano) di presentare le domande in ritardo o non presentarle proprio, gli ci stava bene a stare fuori!
Anche se si tratta di persone che avrei votato..
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 06.03.2010 alle ore 14:51
@threep: beh per tutto il casino successo intorno alle liste elettorali ti rimando ai molti articoli di cronaca che puoi leggere ovunque, io te ne cito uno da mentecritica che esprime in modo ottimale le mie preoccupazioni: http://www.mentecritica.net/decreto-interpretativo-le-regole-fatte-in-sartoria/informazione/il-bello-della-politica/dellefragilicose/16927/

@Lupon: eh certo che gli ci stava bene, la legge e le regolamentazioni sono uguali per tutti, se per i cazzi tuoi sei arrivato in ritardo stai zitto, abbassi la testa e fai mea culpa, non vai in giro a gridare al complotto (come al solito), ad attaccare a destra e a manca e, soprattutto, non ti fai il decreto ad personas che ti salva il culo (a che qui, come al solito). io mi sono rotto i coglioni. e non capisco come si possa continuare a votare 'sta gente qui, sinceramente.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 06.03.2010 alle ore 19:07
La riposta di Napolitano ai cittadini incazzati: http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=5550

Vorrei capire una cosa: ma se bisogna dare a tutti la possibilità di votare lo schieramento che preferiscono, scavalcando le regole che regolamentano la presentazione delle liste, che cavolo ci stanno a fare 'ste benedette regole?!
_ Commento di Threepwood _ profilo homepage
_ scritto il 07.03.2010 alle ore 12:03
Tutto ciò è vergognoso, ma tantissimo. Cioè, frasi tipo: “Possiamo dimostrare di essere stati presenti in Tribunale, dunque lunedì ripresentiamo le liste”, son proprio degne del peggiore dei vermi. Bah, la politica del nostro paese mi fa semplicemente ribrezzo, sembra di guardare la seconda serie di Prison Break, solo che gli evasi sono politici con torto, e non semplici uomini con ragione.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 07.03.2010 alle ore 19:04
Da leggere...


Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano del 7 marzo e sul sito l'Antefatto

Care pirla e cari pirla che avete consumato diottrie a studiarvi le norme elettorali fino all’ultimo codicillo in corpo 2, avete consumato scarpe andando in giro a raccogliere firme regolari, vi siete congelati stazionando per ore ai banchetti per convincere i passanti a sottoscrivere le liste, avete rinunciato al tempo libero per inseguire gli autenticatori in capo al mondo e vi siete svegliati alle tre del mattino per presentarvi per tempo agli uffici elettorali, questo discorso a reti unificate è dedicato a voi imbecilli ancora convinti di vivere in uno Stato di diritto, in una democrazia fondata su elezioni regolari, cioè conformi alle leggi vigenti.

Spiacente di informarvi, casomai non ve ne foste ancora accorti, che viviamo in un regime fondato sulla legge del più ricco e del più forte, di chi grida e minaccia di più. Una legge che varia a seconda delle esigenze del più prepotente. Se, puta caso, costui viola la legge, non ha sbagliato lui: è sbagliata la legge, che viene cambiata su due piedi. Se poi, puta caso, la Costituzione non lo consente, non è sbagliata la nuova legge: è sbagliata la Costituzione. Che si può cambiare come un calzino sporco. Se penso che da cinquant’anni mi chiamano “il figlio del re” per la mia somiglianza con Umberto II, mi scompiscio. Hanno sbagliato re: io sono l’erede di Vittorio Emanuele III, quello che nel 1922 non mosse un dito contro la marcia su Roma e nel 1943 se ne fuggì a Brindisi. Sempre di notte. Infatti quando ho firmato il decreto salva-Banana? Di notte.

Del resto chi sono io per respingere una legge con messaggio motivato alle Camere come previsto dall’articolo 74 della Costituzione? Mica sono il garante della Costituzione. L’ho già detto per lo scudo fiscale: se non firmo, quelli mi rimandano indietro la stessa legge e poi devo firmarla comunque. Tanto vale farlo subito. A chi mi prospetta le dimissioni, rispondo che non conosco questa parola: sono in Parlamento dal 1953, figuriamoci. E in vita mia ho fatto ben di peggio che firmare leggi illegali: ho plaudito all’invasione sovietica dell’Ungheria, ho attaccato Berlinguer che evocava la questione morale, ero amico di Craxi, ho scritto pure alla vedova che il marito corrotto era un perseguitato.

Conosco l’obiezione: non c’è elezione senza qualche lista esclusa per ritardi o irregolarità. In Molise nel 2000 aveva vinto la sinistra con Giovanni Di Stasi, poi la destra di Michele Iorio fece ricorso contro alcune liste irregolari, Tar e Consiglio di Stato lo accolsero, si rifecero le elezioni e vinse Iorio che ancora governa. E il governo D’Alema non ci pensò neppure di fare un decreto per legalizzare le illegalità: peggio per lui, poi dicono che è intelligente. Del resto al Quirinale c’era ancora Ciampi, mica io. Due anni fa invece c’ero già io, quando alle Provinciali in Trentino venne esclusa, dopo i ricorsi di Lega e Pdl, la lista Udc alleata della sinistra. Nemmeno allora l’Unione pensò di salvare l’alleato con un decreto interpretativo: peggio per loro, pirla.

Ecco, care pirla e cari pirla: la prossima volta, anziché prendere sul serio la legge e rischiare l’assideramento per raccogliere le firme e presentarle in tempo utile, fate come me: statevene a casetta vostra davanti al caminetto, con la vestaglia di lana e le babbucce di velluto. Poi fate come i bananieri: all’ultima ora dell’ultimo giorno vi presentate in Corte d’Appello con le firme tarocche di Romolo Augustolo, George Clooney, Giovanni Rana e soprattutto Gambadilegno, magari vi fate pure un panino e una pennica per non arrivare proprio in orario, poi minacciate la marcia su Roma, portate in piazza una dozzina di esaltati, mi urlate “buh” sotto le finestre del Quirinale, mi fate sparare dai vostri giornali e io vi firmo la qualsiasi.

Anche la lista della spesa, il menu del ristorante, la ricevuta del parrucchiere, lo scontrino dell’intimissimo. Tanto Santoro l’hanno chiuso e per un mese non rompe con le sue notizie: fa tutto Minzolini, che sta dalla parte del Banana, cioè dalla mia. Statemi allegri. Il vostro presidente della Repubblica. Vostro, si fa per dire.

_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 09.03.2010 alle ore 09:40
Respinto.

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