_ scritto il 09.10.2011 alle ore 15:00 _
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La domanda corretta, secondo me, dovrebbe essere:
ma perché deve per forza esserci un motivo per il quale siamo al mondo? Qual'è il problema ad accettare il fatto che
siamo al mondo semplicemente perché siamo al mondo?
Lo so che credere di essere stati posati delicatamente sulla Terra qui con uno scopo preciso è poetico, spirituale, trascendentale, o quello che vi pare, ma guardiamo in faccia la realtà (quella vera): lo sviluppo della vita su un pianeta è qualcosa di rarissimo, la stessa esistenza della materia è un
evento incredibilmente fortuito. Il verificarsi di una così
rara e simultanea sussistenza di fattori è l'unico vero motivo per cui oggi noi viviamo e respiriamo.
Se vogliamo poi cercare uno scopo, perché il semplice "vivere" non ci fa sentire sufficientemente realizzati, va benissimo. C'è chi vive con l'obiettivo di raggiungere una determinata posizione lavorativa, chi non vede l'ora di mettere su famiglia e invecchiare badando ai nipotini, chi si mette a disposizione per aiutare il prossimo, e così via. Ma questi non sono motivi per i quali siamo stati messi qui, ma semplici aspirazioni e realizzazioni personali.
Fatevene una ragione: siamo al mondo esclusivamente per una serie di fortunati eventi.
Per puro caso.
Vaglielo a far capire, a certi, che la loro vita è esattamente quel che sembra: un desolante vuoto di scopi, assolutamente privo di senso se per "senso" intendiamo un significato proveniente dall'esterno di noi stessi.
Da adolescente anche io mi ponevo, come tutti, il quesito del senso della vita (ricordo persino un numero di Dylan Dog, questo
http://www.comicsblog.it/post/4993/i-migliori-dylan-dog-il-signore-del-silenzio
che mi colpì moltissimo e mi ingenerò parecchie riflessioni), ma a parte l'ovvia "42" sono venuto a patti con l'idea che non c'è, e non ci può essere, una risposta universale.
Ricordo che in terza liceo, quando cominciammo filosofia, durante la prima lezione la prof ci chiese cosa ci aspettavamo dalla sua disciplina. Io risposi che speravo di trovare il modo corretto, giusto, di vivere la mia vita, e darle senso. Lei mi diede una risposta che ora so vera e al tempo mi illuminò: "scordatelo". La filosofia può darti indicazioni su quale senso darai alla tua vita, ma non fornire un senso valido per tutti, perché non esiste.
Certe domande si risolvono, di norma, da ragazzi, come è capitato a te e a me. Peccato che molti di noi non crescano mai abbastanza, né sviluppino una visione analitica del mondo. Molti hanno solo paura, non vogliono la responsabilità di se stessi.