doc Evoluzione dei lavavetri nell'era moderna
_ scritto il 31.07.2012 alle ore 10:33 _ 7979 letture
img


Sono un vero e proprio flagello per le amministrazioni comunali, alcune delle quali hanno addirittura emesso ordinanze che gli impediscono di esercitare la loro "professione". Quella del pulitore di vetri al semaforo è una figura piuttosto controversa, nella maggioranza dei casi poco gradita dagli automobilisti. Per quanto, infatti, si cerchi di tenere un atteggiamento comprensivo nei riguardi di persone che cercano solo di rimediare qualche spicciolo offrendo un servizio tutto sommato tangibile (di ritorno da un lungo viaggio, ad esempio, il parabrezza sembra un campo di sterminio per insetti, specialmente d'estate), alcuni di loro hanno atteggiamenti davvero intollerabili.

Fino a poco tempo fa esisteva una sola tipologia di lavavetri: il prepotente. Certo, le sfumature erano diverse, e non tutti alla fine risultavano visceralmente odiosi, ma la tecnica era sempre la stessa: individuare il bersaglio, caricarlo con decisione e, al primo accenno di diniego, iniziare a pulire un pezzettino di vetro per tentare di fare breccia. Nella maggioranza dei casi il malcapitato guidatore, già stressato per il traffico e per la vita frenetica, finiva col perdere definitivamente la pazienza e si cimentava in una sequela di improperi a finestrino abbassato, condita spesso dal movimento frenetico dei tergicristalli come a voler dire "non mi devi toccare la macchina!".
Variante ancora più aggressiva è quella che invece di sporcarti una parte del parabrezza ti alzava direttamente il tergicristallo lato guidatore. Così, per sfregio. E se rifiutavi la pulizia te lo lasciava in posizione volante, costringendoti a scendere dalla macchina e riabbassartelo da solo.

Ultimamente, però, i pulitori di vetri al semaforo hanno capito che questa tattica non paga assolutamente, e che è molto meglio affrontare l'automobilista con un atteggiamento scherzoso, sorridente e il più simpatico possibile. Le regole dello "scontro" in questo caso mutanto sensibilmente: non essendoci più il fattore prepotenza (che tendeva a mettere il lavavetri sempre e comunque in posizione svantaggiata), l'unico modo che l'automobilista ha di comunicare con decisione la sua indisponibilità a farsi lavare il vetro è mantenere un atteggiamento serio, sicuro e inamovibile. Si viene così a creare una sorta di singolar tenzone, con tanto di musica di Morricone in sottofondo, e un qualsiasi cenno di cedimento - un sorriso, un saluto, un segno di cordialità - sarà come spalancargli le porte del proprio parabrezza. Come ulteriore precauzione questo genere di lavavetri tende a prendere di mira solo i vetri effettivamente sporchi. In questo modo il "fattore cedimento" è ulteriormente amplificato dalla consapevolezza, talvolta inconscia, che di una bella pulita, quel maledetto parabrezza, avrebbe davvero bisogno.

L'ultima frontiera l'ho sperimentata ieri. Ero fermo al semaforo e si è avvicinata una ragazza con un sorriso timido e vestita piuttosto bene. Appena ho visto il tipico attrezzo nelle sue mani, ho indossato l'espressione più fredda e inamovibile di cui fossi capace, convinto a non farmi pulire il vetro (più per principio che per altro, visto che era talmente sporco da non riuscire a distinguere i colori del semaforo). Capìta l'antifona, la ragazza ha farcito con una punta di tristezza la sua espressione e ha avvicinato il suo strumento al vetro, come nel più classico degli approcci della scuola "prepotente". Ma proprio quando stavo per spalancare le fauci per gridargli di non toccare il vetro, ecco che con due rapidi movimenti lei ha disegnato un piccolo cuore di schiuma sul parabrezza, come a voler dire "dai, non ti arrabbiare, mi serve solo qualche centesimo". Mi è venuto immediatamente da ridere ed è stata la fine della mia, seppur dignitosa, espressione da inflessibile duro.

Morale della favola: al semaforo, attenti ai sorrisi. Costano caro! ;)
Darsch
_ chiavi di lettura:automobili, trasporti

_ potrebbero interessarti


_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 31.07.2012 alle ore 11:44
Ahah! Bel post :D
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 01.08.2012 alle ore 09:34
Grazie! ;)
Stamattina la tizia era senza attrezzo e passava tra le macchine, non so perché... forse è specializzata in più discipline. *_*
_ Commento di unochepassa _
_ scritto il 02.08.2012 alle ore 08:37
se non lo sconoscevate, riconoscetelo:
http://www.thejackalweb.it/news/the-washer-il-lavavetri

col cuoricino avrebbe fregato anche me!
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 03.08.2012 alle ore 14:43
Ahah fantastico il video, mi mancava! Grandi The Jackal! xD
_ Commento di Zandalus _ profilo
_ scritto il 13.08.2012 alle ore 09:55
lol, quanta verità in questo post!

commenta

_ Puoi inviare un commento libero oppure accedere o registrarti per avere un tuo profilo e sfruttare appieno le funzionalità del sito.

Accedi al sito o registrati

TOP
Utenti online: 20 ospiti
Utenti più attivi del mese: Ryo (7), albyok (1), MrAllThings (1), Zandalus (1)
Ultimi utenti registrati: MrAllThings, Dieghetto, Metalliazzurri, picolee90, ALE86
Visite univoche ai post da dic. 2007: 8.133.241
Post totali: 2649
Commenti totali: 7093
RSS Articoli
RSS Commenti
© darsch.it [2007-2024] _ sviluppato e gestito da Simone Fracassa _ Cookie policy

Questo blog viene aggiornato senza alcuna periodicità e la frequenza degli articoli non è prestabilita, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale o una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

I contenuti di questo blog sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia, ad eccezione dei box 'citazione' o dove diversamente specificato. I commenti degli utenti sono di loro esclusiva proprietà e responsabilità.
Creative Commons License RSS 2.0 Valid XHTML 1.0