Elezioni 2013 - considerazioni a getto d'inchiostro

_ scritto il 26.02.2013 alle ore 20:17 _
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Vorrei davvero capire cosa passa per la testa di quel terzo di votanti che ha nuovamente disegnato una croce sul simbolo di Berlusconi, come se gli ultimi 20 anni fossero stati un sogno, qualcosa di distaccato, successo ad altri. Magari un film visto di sfuggita alla TV mentre il gatto ti lecca le dita e i bambini litigano. Vorrei chiedere a ogni persona che a novembre del 2011 festeggiava le sue dimissioni se è rimasta della stessa idea, o se questa piccola "pausa tecnica di riflessione" di 16 mesi regalataci da quei geni di Napolitano, Bersani, Casini e Fini è bastata a fargli dimenticare la profondità dell'abisso in cui eravamo precipitati. Allora chiunque ti rispondeva "finalmente ce lo siamo tolto dalle palle", proprio come adesso tutti si chiedono "ma chi cazzo l'ha votato?!?", eppure eccolo di nuovo lì, con la faccia soddisfatta, né vittorioso né sconfitto. Perché è esattamente questo che voleva, altrimenti la promessa del rimborso dell'IMU avrebbe dovuto mantenerla. No, a lui basta mettere bocca sul paio di questioni che gli interessano e, soprattutto, lasciare tutta la responsabilità sulle spalle di Bersani, il "grande sconfitto" di queste elezioni - se mi passate la definizione da mass media. Perché la palla avvelenata adesso ce l'ha lui, l'onere di instaurare un dialogo con Grillo è tutto suo - non penso proprio che Berlusconi sia così stupido da proporre una sorta di alleanza Pd-PdL - e se farà qualche cazzata di chi sarà la colpa? Così andremo avanti zoppicando per qualche mese, con un PD claudicante dalla scarsa autonomia, un Movimento 5 Stelle che al massimo può aspirare al tanto sbandierato ruolo di "controllore del Parlamento" (sì, ok, può anche essere carino che l'infermiera della porta accanto sia riuscita ad accedere al Senato e il tecnico dei computer del negozio sotto casa ha un posto alla Camera, ma guardiamo in faccia la realtà per favore) e il PdL che si crogiola togliendo i segna-posto alle medesime poltrone che aveva lasciato in caldo, mentre bombarderà gli italiani a livello mediatico per sottolineare le difficoltà di questo "governo di comunisti, incapaci e politici improvvisati". E ci riuscirà, come è riuscito ad alzarsi in piedi in soli 2 mesi a forza di presenze costanti in TV, false promesse ben infarcite e denigrazioni a raffica. Ma mi dicono che non tutto è perduto. Lo dicevamo anche l'altro ieri, ed eccoci qui. Tuttavia alcuni punti di contatto tra PD e M5S in effetti ci sono e potrebbero essere usati per disinnescare qualche candelotto di dinamite che siederà insieme a loro al Senato. Certo, la fiducia al governo da parte degli anti-casta per eccellenza non c'è proprio da aspettarsela, però il Movimento potrebbe lasciare qualche porta aperta su alcune questioni che i loro programmi si prefiggono di affrontare allo stesso modo. E tra un po', quando torneremo a votare, forse ci sarà una legge elettorale un po' meno iniqua e qualche angolo smussato qua e là. Oppure i grillini potrebbero andare avanti col cipiglio che li caratterizza da sempre e negare qualsiasi tipo di fiducia o apertura, dimostrando sostanzialmente due cose: di essere portatori sani di irresponsabilità e di preferie deliberatamente lo sfascio del paese allo scopo di racimolare voti che poi, alla fine, non è neanche detto che andrebbero a loro (ricordate di cosa è capace il simpatico Silvietto di cui sopra, no?). Non ci rimane che fare quello che ci riesce meglio: gli spettatori.
PS: io intanto ho appena letto che Scilipoti tornerà in Parlamento e ho bisogno di affogare in un barattolo di Nutella.
Darsch